Ci sono muri che impongono lo sfiorare di una strada,
l'aggiramento di ostacoli di comprensioni,
che parlano al mondo gridando la rabbia,
la voglia di essere notati,
l'eternità di una frase d'amore,
il riparo dal vento,
la fine di un percorso.
Muri su cui la gente sfoga le proprie sofferenze,
dove fa volare la propria fantasia,
dove u cane alza la coscia per pisciare e l'umano copia il suo gesto,
dove battere i pugni della propria rabbia,
chi cerca di abbatterlo a picconate,
chi a scavalcarlo senza il permesso,
chi nonostante il rimbalzo continua imperterrito a cercare di penetrarlo.
Muri di cinta,
ma quello che conta,
è il muro trasparente che canta,
innalzato a tutela di chi non conta chi da cinta canta,
Come un canto notturno nel cielo,
il riflesso di un corvo bianco,
che fa impallidire la Luna,
se tendi l'udito lo puoi sentire,
solo aghi di un cuore che sta male
se pensi di essere migliore.
" qualcuno c'è..."
RispondiEliminagrazie per il tuo commento.
Il tuo blog è molto interessante e profondo, come lo specchio di luna che ancora...riesce.
Elsa
scommetto che so bene a chi è dedicata. hihi.
RispondiEliminaun bacio a te frank.