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PECE

PECE
La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

lunedì 29 agosto 2011

the last song i'm wasting on you

Le pareti rimbombano il silenzio
e il bosco mi sorride...
ha bisogno delle corde vibrate della mia chitarra..
senza intonazione..
il silenzio non ne ha bisogno..
in questo pigiare forsennato di tasti..
lontano da ciò che era vicino,
sulle setole di un pennello...
che macchia il buio..
che contorna la linea di quelle scale
che non sono solo in discesa...
basta girarsi...
vederle che salgono...
stringere i denti...
smettere di piangere..
urlare la propria rabbia..
ma solo per darsi forza a crescere...
è questa l'alba del nuovo giorno..
è questo il vento del non ritorno...
sembra facile salirci sopra..
difficile è mantenere l'equilibrio.



Any more than a whisper
Any sudden movement of my heart
And I know, I know I'll have to watch them pass away

Just get through this day

Give up your way, you could be anything,
Give up my way,
and lose myself,
not today
That's too much guilt to pay

Sickened in the sun
You dare tell me you love me
But you held me down and screamed you wanted me to die
Honey you know, you know I'd never hurt you that way

You're just so pretty in your pain

Give up my way, and I could be anything
I'll make my own way
Without your senseless hate....hate...hate.....hate

So run, run, run
And hate me, if it feels good
I can't hear your screams anymore

You lied to me
But I'm older now
And I'm not buying baby

Demanding my response
Don't bother breaking the door down
I found my way out

And you'll never hurt me again


Altri testi su: http://www.angolotesti.it/E/testi_canzoni_evanescence_114/testo_canzone_the_last_song_im_wasting_on_you_348568.html
Tutto su Evanescence: http://www.musictory.it/musica/Evanescence


L'ultima Canzone Su Di Te Che Spreco

Grigio splendente
Tra le mie vene
Non più di un sussurro
Qualche improvviso movimento del mio cuore
E lo so, lo so che dovrò osservarli andare via

Superare questa giornata

Arrenditi al tuo modo di fare, potresti essere qualunque cosa
Arrenditi al mio modo di fare,
E perdimi
Non oggi
È troppa la colpevolezza da pagare

Nauseata nel sole
Osi dirmi che mi ami
Ma mi hai frenata e hai urlato che mi volevi da morire
Caro lo sai, lo sai che non ti avrei mai ferito in quel modo

Sei così grazioso nel tuo dolore

Arrenditi al mio modo di fare, e potrei essere qualunque cosa
Mi farò strada
Senza il tuo assurdo odio…odio…odio…odio

Allora corri, corri, corri
E odiamo, se ti fa sentire bene
Non riesco più a sentire le tue grida

Mi hai mentito
Ma sono più matura adesso
E non ti credo tesoro

Esigi la mia risposta
Non prenderti il disturbo di buttare giù la porta
Ho trovato la mia uscita

E non mi ferirai mai più

venerdì 19 agosto 2011

I passi del vento si disperdono come sabbia spazzata dal mare
e quando si pensa di tenerlo saldo con le redini,
ci si rende conto,
che si è persa la direzione verso cui ha virato.
In quel soffio leggero,
che preannuncia tempesta,
dove anche il lieve spostare di una foglia in un pomeriggio di torrida estate,
sembra dare il sollievo di un respiro.
Nella notte i passi del vento sono orme pesanti,
rigano le scie di stelle,
eppure non mi sorprende il non volere vedere,
ma il non volere sentire.
Immagini di gente,
sospesa nel tempo,
spalle piegate da pesanti valigie riempite di niente,
il suono di dadi rotolanti su un banco,
l'odore di muffa di stanche vesti del remoto.
In attesa di un treno pieno di vento.
Eppure non sanno che è già passato.



venerdì 12 agosto 2011


Ed era buio nel silenzio,
dove il tocco delle dita imprimeva le emozioni.
Ed era sordo nell'oscuro il ticchettio sui tasti.
Eppure è stata musica,
eppure sono colori.
E anche adesso,
che sembra che stiamo dormendo,
basta un semplice soffio di vento,
che smuove le foglie su di un tappeto di petali,
scoprendo le spine che ci fanno sentire vivi.
E anche adesso che il fiume sembra calmo
e scorre lentamente ,
le ombre delle ali si posano sulle sue onde ,
nella notte,
dove il riflesso non è un gioco di luci,
dove il suono è libero di solcare l'aria,
dove il tocco è lo sfiorare,
dove ci ci dissetiamo col nostro sangue
e ci cibiamo della nostra anima.
Questo è il nostro mondo adesso,
senza sfarzi.
Dentro una scatola chiusa senza fondo.



martedì 2 agosto 2011

Perchè dovrei cercarti nell'ombra,
quando tu puoi tranquillamente venire nella luce,
cercando di mischiare i miei colori.
Lo sai che amo essere attaccato senza difese,
nel buio dove ti nascondi,
ma che sei incapace di gestire.
Tu morto,che possiedi il male di vivere
e ne fai l'appoggio al tuo procedere,
io vivo nel corpo di un morto
ti attendo ancora qua
per un ultima partita.
Vuoi giocare con me?
O vinco a tavolino?