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PECE

PECE
La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

giovedì 27 maggio 2010

Lentamente si posano sulla nostra pelle
minuscole particelle di polvere.
Sobbalzano spazzate dalle nostre braccia,
che si legano ai nostri corpi
e scivola sulla nostra anima quel senso di tranquillità,
che allenta i nervi,
fluisce dalle nostre lingue nel sangue,
scuotendo il piacere,
intensificando la brama di Noi,
che afferriamo la nostra pretesa allungando la mano,
in quell'attesa,
che ora ha poco spazio che ci divide,
adesso che i chilometri sono diventati millimetri,

che il desiderio incide la nostra carne nella realtà di un sogno,
che non svanisce nei nostri occhi aperti.


Chiudo gli occhi
solo per un attimo
e l'attimo è andato
Tutti i miei sogni
Passano attraverso i miei occhi
polvere nel vento
tutto ciò che sono è polvere nel vento

la stessa vecchia canzone
solo una goccia d'acqua
in un mare infinito
facciamo tutti
briciole per terra
anche se ci rifiutiamo di vedere
polvere nel vento
tutto ciò che siamo è polvere nel vento

ora, smettila
niente dura per sempre
tranne la terra e il cielo
tutto scivola via
e tutti i tuoi soldi
non compreranno un altro minuto

polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutto è polvere nel vento

E il vento spazza la polvere
e l'acqua la scioglie,
....niente dura per sempre
tranne la terra e il cielo
tutto scivola via....
e tu sei acqua
ed io sono vento
legati per sempre.

venerdì 21 maggio 2010

Muovo le mie dita sulle corde della tua anima,
affondando nel silenzio dei tuoi pensieri,
illumino coi colori,
che esplodono dal mio nero,
i sentieri che corrono verso le lunghe vie della tua essenza.

Affondo le mie lame nella tua carne tremante,
inchiodandoti sulla stoffa ,
sprofondando nella purezza del tuo sguardo,
Inarchi la tua schiena abbracciando indecentemente la pretesa,
gocce di vita scorrono sulla mia pelle,
il mio respiro sfiora la tua.
E.... non c'è giorno.
E.... non c'è notte.

giovedì 20 maggio 2010



Silenziose mani si allungano per predare
e anche solo toccare ciò che bramano,
Sospiri,
silenziose voci pronunciano parole di maledizione verso l'ignoto,
verso ciò ,
che pensano di conoscere,
verso chi non hanno mai conosciuto.
Cadono infilzandosi sugli artigli che crepano l'acqua,
sulle lame che tagliano l'aria,
scivolando sul catrame lucente,
immaginando piume di angeli,
che non mi appartengono.
Bocche affamate nascoste dall'ombra della porta,
mimano i gemiti,
sussultano ai colpi,
aggrappando le loro unghie incarnite
a quegli specchi che amano guardare,
su cui celano parole riguardanti un rispetto che fanno solo loro,
che si affoga nelle lacrime di un passato sbiadito,
vissuto solo all'ombra di se stessi,
quell'ombra che non sanno avvolgere,
quell'ombra che fugge ai sepolcri,
perchè sperare è un verbo statico,
pieno di se e di ma.


Io voglio.
E il muro che cela la porta trema,
si spinge per avere
e poi si ritira col capo chino.
E il mio sguardo si posa portando con se
il volo tremante di petali neri sul tuo viso,
che finalmente sereno accoglie la mia carezza di velluto rosso
e crolliamo.
La mattina mi sveglia invitandomi ad entrare,
una sfida,
forse veramente un invito,
dalla tesa nera si allunga una mano che ferma il mio braccio,
si rizza la spina dorsale di cocci di vetro.
"Non ancora!"
Parole ,giudizi,condanne di morte,
roghi e pianti di falsità balenano nella mia testa.
Un istante,
un momento.
Apro gli occhi e spengo la luce.


lunedì 17 maggio 2010


Ma quanto dura un giorno?

Si frantumano i chilometri,
ci crolliamo addosso,
ci avvolgiamo,
lecchiamo gli istanti.

Ma quanto dura un giorno?

Quando rimane sospeso all'alba di un nuovo giorno,
quando calpesta la linea che divide la luce dall'ombra,
mentre la porta trema,
mentre vedo coi tuoi occhi l'oltre dei nostri passi
e tu vedi coi miei il vento che sopira sull'onda?

Come diceva Nietsche,
i poeti mentono troppo,
sto sognando ad occhi aperti,
coi piedi per terra,
le mie son parole,
i fatti
sono che sarà ciò che è stato
solo per un giorno,
che non avrà mai fine.




giovedì 13 maggio 2010

".....STRINGO I DENTI"


"...stringo i denti",

sull'insana incomprensione,
sulle lotte assurde di ore libere,
sulle tracce din egoismo che non ci appartiene,
sull'indifferenza a ciò che ci circonda,
sulla mancanza di semplicità,
su di un passato che ci accusa di colpe scagionanti la falsità altrui,
sull'incapacità di tanti di vedere che sei.

"...stringo i denti",
sui passi di rifiuti perpetrati dalla nascita,
di ostacoli posti alla propria identità,
sul sospiro fermato tra le labbra di chi ci vorrebbe vedere crollare,
sull'invidia,
sull'assurda gelosia,
sull'utilitaristico male di vivere,
che viene innalzato sull'asta della propria incapacità,
sul peso che si ritiene possiamo portare sulle nostre spalle non lamentandoci,
sull'uso improprio dei figli nei confronti dell'altro genitore,
sui ricatti morali.
Anche se non so quanto saremo capaci a trattenere la nostra rabbia.


"...stringo i denti",
sul tempo che ci divide dall'eterno Insieme,
pochi istanti,
qualche ora
eppure sembra infinito,
le ombre del tempo si allungano nell'avvicinarsi.

"....stringo i denti",
mentre piano si allentano imuscoli delle mascelle
e i respiri accarezzano le nostre labbra,
che si scavalcano,
che si incontrano,
che si incastrano girando
le lingue una ell'altra
e allora.....
"....stringiamo i denti " sulla nostra carne
e il corpo trema,
la prepotenza impera,
gocce di te sul mio respiro.

martedì 11 maggio 2010

Si uniscono quei punti tracciati nel tempo,
si accorcia il distacco in quello che sarà il per sempre,
corre lungo le fibre della corda la nuova libertà,
il tempo si ferma correndo,
si calca fermandosi.


Ciò che non vedo con gli occhi,
mi viene trasmesso nei sogni,
nelle poche ore che dormo,
ciò che comunque graffia le mie sensazioni.


Piccoli richiami dal nostro alleato,
che tende la corda che lo ha costretto alla morte,
un agguato,
un tradimento.

E mentre il sonno è profondo e si appoggia sui sogni,
maschere cadono nei loro incubi,
che io non ho,
la paura non si manifesta nemmeno nell'onirico.
Si stacca la squadrata Ametista dal ciondolo,
sembra vagare nel vuoto,
ma una mano cerca di sottrarmela.

La rabbia ridona energia al mio corpo spossato,
la mia anima sgretola ogni velo.
Sbatte la porta con irriverente irruenza.

Tra i nodi di un tavolino di legno,
mischio le carte,
tre sedie vuote intorn a me.
A Voi il permesso di sedervi e giocare,
io batto banco
e il mio Voglio
è vincere.

venerdì 7 maggio 2010

Here is the house





E' bastato un piccolo gesto,
a rimarcare che le piccole cose sono ciò che fanno le grandi
e sei scivolata dal muro su cui eri appoggiata,
non impaurita,
ma disillusa dal mondo,
che sentiva il tonfo silente dell'anima,
che non sapevi di avere,
che a nessuno era mai interessata,
come il tratto di china nera su di un foglio nero.

Sei scivolata sul mio petto,
sprofondando nella nostra casa
e accarezzare il tuo viso è diventato come sfiorare la mia pelle,
mentre le parole non avevano suono,
ma danzavano sul vento
e si scioglievano nell'acqua,
con la terra che accoglie i nostri sogni,
sull'unica orma che calziamo
e il fuoco divampa la nostra carne.
Tu sei me,io sono te.

giovedì 6 maggio 2010

Seduto sul davanzale,
la schiena appogiata agli scuri.
Silenzioso sorride sotto la sua tesa nera,
incapace di muovere passo ora,
tra quei cuccioli zompettanti,
incapace di avvicinarsi alla porta che sovrasta il nostro talamo.
Sembra tutto calmo ora che la passione è crollata nel sonno a rigenerarsi.
Sembra....
come se la fiammella fosse bloccata nel suo tentennare,
come se volesse celarela presnza di quegli occhi che tagliano il buio,
che cercano di entrare nella mente,
testardi,
indomiti.
Occhi che non hanno nulla da perdere..
occhi silenzosi,
che scivolano lungo il tuo corpo gli sguardi,
bramando l'energia che lo ha tremato.
Temono...
Eppure non hanno nulla da perdere....


Temono il calore del ghiaccio del verde,
che li osserva e aspetta una loro mossa,
per catturarne la coscienza,
mentre la tesa si alza dietro le mie spalle
e gode di così tanta irriverenza...
come la sua...
rafforzata dal mio sangue che scorre,
dalla vita che a lui manca...
dalla consapevolezza che la coscienza debbo raggiungerla da solo,
senza aiuti.
Frammenti di corda scialano dalle ante dell'armadio,
quella che avvolge il simbolo della forza di un intero,
quella che taglia il tempo dividendolo in istanti di eternità,
quella che ha forgiato un ritrovarsi remoto,
un danno antico,
un'inconcepibile legame .
Eppure mi avvicino alla porta,
la sento,
ma le mie mani rigano il freddo intonaco.
La sento e non la vedo.
Mi viene celata o forse non ne sono capace,almeno non ancora.

Eppure porti la chiave al collo,
tra i segni dei miei denti,
tua,
di diritto.
Eppure siamo la chiave,
forgiata nella fusione del nostro sangue,
trasportata dagli eventi del tempo,
oltre il tempo,
oltre lo spazio.
Senza limiti.
Mi ristendo sul letto al tuo fianco
e le nostre anime
danzano insieme.

martedì 4 maggio 2010

2uemila10ento2ue


Ora che le aziende farmaceutiche sembra si siano calmate un istante,
con le loro PESTILENZE fatte di svariate forme di influenza,che addirittura l'America corre al disarmo allontanando quasi del tutto il MOSTRO del nucleare,
mille anni e qualcosa dopo il mille e non più mille,dopo aver superato il bug del millennio(che mi fregava poi a me, non lo so) ecco che spunta il termine del calendario Maya,popolo di cui amo la storia,anche se mi ricorda la margarina di quando ero bambino.

La FINE DEL MONDO.
Come se ogni San Silvestro dovesse accadere una catastrofe di proprozioni bibliche,come se fosse vero servisse a qualchecosa guardare avanti,quando la cosa più difficile da fare oggi è guardarci dentro.Perchè troppo spesso continuiamo a vestire maschere che poi stentiamo di riconoscere noi stessi.
E ci divertiamo ad etichettare tutto,soprattutto gli altri,scegliendo per Noi stessi quello che più ci aggrada,scusandoci col mondo su ciò che non siamo disposti a cambiare,pur sapendo che è sbagliato, o ciò che in fin dei conti amiamo di Noi.
Si riempiono continuamente le sacche di lacrime,pronti a versarle col senno di poi e troppo spesso inseguendo ciò che sino a poco prima abbiamo rifiutato.
Ci si aggrappa ai mondi che ci si crea da soli,imponendoli a chi ci sta vicino e scoprendo spesso,che poi questi mondi non sono altro che oasi solitarie,in cui eremiti popolano idee e egoismi che tentano invano di nascondere.
Le paure sono ciò che si cela dietro le turbe che popolano le menti,che le dominano.
Quella di morire,quella di invecchiare,quella di non piacere,la solitudine,il senso di inferiorità,la mancanza di attenzione.
Il distacco dall'umanità si fa sempre più ampio,ritrovandoci consapevoli di vivere tra gente che non è se stessa,mai.
Che annaspa sull'incoerenza,perchè incapace di vestire una menzogna nella perfezione.
C'è chi mette in campo i propri difetti,credendosi dentro la persona più perfetta del mondo,c'è chi pensa di non sbagliare mai e addossa le proprie colpe al resto del mondo,accusandolo di incomprensione.
C'è chi ostenta la propria sicurezza,scivolando sul terreno che credeva stabile, al minimo ostacolo.
Incapaci troppo spesso ad adattarsi, a rinunciare,a portare il proprio orgoglio come un bisogno essenziale,ingrandendo a dismisura quella, che poi viene chiamata DIGNITA'.
Oramai alla mia irriverenza,irrascibilità,
irreprensiblità,al mio essere ingestibile,incoscente,
inallineabile,posso aggiungere al riassuntivo BASTARDO,
anche BALORDO.
E QVINDI?
Solo perchè mi sono stufato di discutere così spesso,di confrontarmi con sagome di carne dalla mancata essenza?Nella mia mancanza di pazienza,ci sta che basta uno scorcio di falsità per farmi tacere e direi di essere già stato più che comprensivo,da li in poi scatta la mia irruente irriverenza e dopo divento lenitivo.
Perciò, giusto per essere chiaro,cavalcatrici di corna a proprio pro,
sappiate che io rispondo a quelle domande a cui desidero rispondere,ma soprattutto agli interlocutori che danno il minimo sentore di pura trasparenza,per le cazzate,beh per quelle mi basto da solo.
Come al solito sono andato fuori tema.
Come al solito....
non me ne frega nulla.
Ho di meglio da fare.
Vivo.

lunedì 3 maggio 2010


Circondate da un sottile velo d'acqua,
le sensazioni cadono come gocce su di noi,
il vento le abbraccia sulla pelle,
il calore le scioglie,
sprigionando piccoli odori,
sapori,
movimenti dell'anima,
sguardi,
tocchi leggeri,
strappi
e prese forti ,
che tremano il fluttuare delle nostre essenze,
come una foglia sullo specchio leggero dell'acqua,
in balia del vento.
gli occhi ascoltano ciò che l'udito percepisce

E la tua carne sprigiona il sentore di appartenza,
mentre il mio pelo si appoggia alla tua schiena
e tutto si fonde.

On the dry and dusty road
The nights we spend apart alone
I need to go back home to cool cool rain
The night are hot and black as ink
I can't sleep and I lay and I think,
...,I need a drink of cool cool rain



E le gocce colano sull'orma dei tuoi piedi
sulla mia anima.