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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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martedì 29 aprile 2014

TINTIR






Nel tempo ho portato immagini e sensazioni nelle emozioni notturne del mio bosco. C'è chi sentendone parlare avrebbe avuto il desiderio di entrarci, chi sarebbe voluto essere invitato, chi si specchiava sull'acqua della cascatella.





Non c'è un albero che non sia mio,la notte e le ombre rilasciano quelle emozioni che hanno bisogno di essere assorbite e assorbono ciò che io rilascio, uno scambio senza domande, senza pretese, senza parole.
E potrebbe essere questo albero o quello laggiù , dove occhi lucidi guardano tremanti verso me e fuggono in un frusciare di rami. Potrebbe essere quello che raccoglie il gocciolare della notte, sinceramente non lo ricordo, essenzialmente non ha importanza.



Al mio chiudere ogni spiraglio, dentro questo marasma di pensieri, di lame che trafiggono la luce , rigano la mente in continuo fermento , che scivola tra le pieghe di parole che hanno il sapore di carne, si contrappone il mio aprirsi tra questi tronchi , consapevoli della mia presenza, ignari del loro scopo, condividendo il mio istinto.

E mi ritrovo, senza rendermene conto, senza che mi sia stato chiesto, a portare qualcuno con me, dentro questo bosco.
Qualcuno che ha fatto pulizia tra le ragnatele penzolanti , tra il tremare di elitre  ronzanti e l'ha fatto senza pesare, sfiorando la sua sensibilità alla mia senza fare rumore.
Ha varcato ogni non spiraglio , ha navigato sulle onde del nero e adesso è dentro di me.
Per una volta,non devo battere banco.

Camminando su questi petali ,gettati dal vento posso sentire le foglie ridere sotto i miei passi.
Non batto banco,però ti porterò al mare.
Dove l'onda si tuffa libera nell'orizzonte, ma sempre ritorna.