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PECE

PECE
La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

venerdì 30 maggio 2014

BRICIOLE DI SALE




Briciole di sale sparse lungo il corpo in questa danza della tormenta del vento, che soffia come brezza la sua potenza.
Bruciano e graffiano fino quasi a stridere, aggrappandosi con le unghie ai quei brandelli della ragione che lentamente si asciugano e lasciano spazio a la follia , che follia non e'.
Dare luce al catrame e scioglierlo lentamente con quel bagliore di fiamma tricolore, che brucia lentamente tra le dita , sciogliendo quella crosta di nero dall'interno, che vorrebbe gridare , la necessita' di mani che afferrano la presa sopra le pelli.


E si cerca di contraddire se stessi, incapacitati di stupirsi che per quanto si cambino i fattori la somma rimane sempre 2.
Un risultato certo tracciato con la punta d'inchiostro nero su un muro di una stanza buia , dove la luce da vita al diamante.
Urla il bisogno del desiderio, che non passa , che mischia queste briciole di sale di cui siamo golosi.
Una fame che lascia il  bruciare di carne intrecciata, che asciuga lentamente ogni paura, ogni remora, ogni respiro, affondando nelle pieghe il piacere dell'attesa , che segna la pelle, lasciando un marchio indelebile come un lampo di acetilene nel buio.

Crollano i forse, si assottiglia il significato di credo e nella diversita' di due elementi, si inizia a sentira una sola voce, il suono di un solo passo.
E per sovrapporci all'unisono ci cospargiamo di pece.

venerdì 23 maggio 2014

Consapevole evidenza



Adesso vige il silenzio sulle realtà pesanti, fatte di tutti quei piccoli dettagli di cui si diventa golosi e la fame aumenta.


Un silenzio che rimane a graffiare a accarezzare la pelle, che lo assorbe lentamente. Si perde nel desiderio che impulsa le parole trattenute.

Mentre dentro sembra quasi graffiare la consapevolezza di cio' che e'.
E non c'e' silenzio più assordante di questo.
Consapevole evidenza.

sabato 10 maggio 2014

Che dire?



Che dire?
quando ogni momento, ogni gesto, ogni singolo pensiero parla in silenzio.
Quando la necessità prevalica "il centro gravitazionale" rigando ogni cellula.
Che dire?
Quando la fame possiamo solo placarla,
quando le foglie riescono a flottare nel vento,
accarrezzando le spine 
e fare della calma il silenzio.

domenica 4 maggio 2014

Alice e Pablo




Traccio il contorno del tuo corpo nell'aria delle stanze dove hai fatto pulizia.

Lascio che le tue paure si sciolgano lentamente nel tuo sapore e ti facciano dire "ancora"

Ed è bello sentire che ci sei e che stai tremando.