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PECE

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domenica 2 novembre 2008

Giorgio Gaber - io non mi sento italiano

Non mi piace generalizzare,continuo ad osservare la persona,il singolo,a prescindere da ogni cosa che sia razza,sesso,religione,politica,età.

C'è paura nell'aria,il timore da sempre chiuso nell'apparire,la paura delle macchie,del peccato,di esporsi.Il Dio denaro governa ovunque nel mondo.

Alla parola nazionalista ci chiudiamo nella paura del nazismo,come quando veniamo chiamati razzisti.Sono note dolenti,ma esistenti.Vorrei che fossimo più uniti,non più nazionalisti,uniti per arrivare a qualcosa di migliore nel comune,non certo in nome di questo Stato,dei nostri governanti che non hanno colore,ma solo il tanfo di marcio che fa parte integrante della loro posizione.Guardo gli esempi di altri stati,ho vissuto le sperienze di protesta in Europa,lontano dall'Italia.Quando la gente si mobilita scende in campo come in battaglia,non si limita a reggere striscioni o a godere di una giornata libera.Blocchi del traffico,delle linee,veri e propri disagi esposti alla sensibilizzazione di tutti,soprattutto di chi governa e in teoria deve fare il bene del paese suo suddito.Siamo troppo chiacchiere e distintivo,la puzzetta sotto il naso,il facile additamento di ciò che è diverso,il sogno della ricchezza,l'esasperata ricerca dell'avere.In Italia manca il sociale su tutti i fronti,non si legge,attaccati alle reti del Grande Maestro a impigrirsi sulle notizie sfacciatamente non sublimatiche ma con lo stesso effetto.Mi dispiace dirlo,ma il menefreghismo è dilagante,pronti per rispondere a questa offesa a vestire i panni di lontani pensieri di rivolta senza conoscerne il significato.Il paese è governato in ogni sua piccola cellula dal clientarismo,dai passaggi ereditari di cariche e professioni,penso che siamo esattamente lo specchio del nostro governo,Come ho detto prima chiacchiere e distintivo,

Sommate a queste mie visioni,la mia realtà,in questo posto che è la mia residenza attuale,alla mia esperienza personale,che ha cozzato contro la mentalità di un paese gretto,che come ideale ha veramente solo il Dio denaro.Davanti ad ogni cosa,figli compresi.Ho cozzato contro il razzismo per una storia avuta con una ragazza nera,ho subito cattiverie,nessuno ha mai compreso come possa avere lasciato la mia ex moglie ricca per vivere da solo a fatica,per avere mandato il prete a benedire altri luoghi ma non il mio,per non avere mai avuto rispetto per il loro denaro,ne paura.

Va beh,solo pensieri,oramai ritriti,in attesa del mio permesso di soggiorno

1 commento:

  1. dice anche...ma per fortuna!
    Forse non tutto è da buttare nel cesso...:)
    un saluto

    Gaber è mito, almeno per me.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere