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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

martedì 31 marzo 2009

Mi ricordo quando in Marocco mi ritrovai davanti alla porta del deserto.21 giorni di cammello per giungere in Mali a Timbuctu.
Un mare di sabbia battuta dal sole,avvolta nel fascino dei teli blu dei Tuareg,le forme delle persone sfuocate nell'aria come le fiammelle delle candele e la visione delle dune che si spostano come onde,anche se in maniera differente.
Se chiudo gli occhi le rivedo,le sento ritornare e mi tuffo dentro quel mare,nel suo silenzio,nella sua immensità e parte la mia mente,in volo,senza aver paura di bruciare le sue ali al sole.


I dream of rain
I dream of gardens in the desert sand
I wake in vain
I dream of love as time runs through my hand

I dream of fire
Those dreams that tie two hearts that will never die
And near the flames
The shadows play in the shape of the mans desire



E i desideri si confondono con gli slanci e cominciano a girare dentro il cerchio dell'acchiappasogni alla ricerca di destare un sorriso,come un dito inumididito disegna il contorno di un calice per produrre un suono,"come le dita di un pianista che seguito dalla sua anima"fanno un sogno.


This desert rose
Whose shadow bears the secret promise
This desert flower
No sweet perfume that would torture you more than this

And now she turns
This way she moves in the logic of all my dreams
This fire burns
I realize that nothings as it seems

E lo sguardo si perde tra le carovaniere ,attirato dalle dune ,dalla loro forza,dal loro tremito che si scioglie al vento come allo sfiorare delle mie mani.
Il caldo aumenta e vengo inghiottito da quella distesa di sabbia che ora è carne,tra le pieghe che nascondono il piacere e faticano a celarlo.



Guardo tutte quelle impronte,quelle orme che vengono sparse sulla superficie del deserto e il vento si appresta a cancellare nella sua corsa alla vita,incastrandole tra i ricordi e lasciando l'essenza di ciò che è stato,di ciò che ogni passo del passato ha lasciato,ciò che ci hareso come siamo.

I dream of rain
I dream of gardens in the desert sand
I wake in vain
I dream of love as time runs through my hand

I dream of rain
I lift my gaze to empty skies above
I close my eyes
The rare perfume is the sweet intoxication of love


E qui mi fermo e ti lascio camminare,seguendoti con lo sguardo,seguendoti col cuore,lasciandolo sospeso alla giusta distanza.
Fermo alla porta del deserto
e ascolto ancora il suo silenzio
e lo stringo forte a me.

6 commenti:

  1. L'eccitazione di un ricordo può farci rivivere nella penombra dei nostri occhi semisocchiusi emozioni che hanno fatto infuocare il sangue nelle nostre vene. Tutto sembra che dorma, in realtà ogni cosa giace in dormiveglia in attesa di essere ridestata.



    Ps.I tuoi versi intensi ridesterebbero anche i morti;-)
    E' bellissimo il suono del dito sul calice di cristallo! E'un gioco che faccio spesso!
    Buona giornata!

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  2. Non ti sto'dietro Uomo Tu corri alla velocita'della luce..
    Sempre divino cio'che scrivi mi perdo nelle tue righe fatte di eros..sensualita'materia,essenza elementi. Un bacio Oren grande grande!

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  3. Ci sono ricordi impressi nell'iride e nell'anima. e tu Soul sai raccontarlo, ma soprattutto sai trasmetterlo.

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  4. come sempre mi sembra di vivere i tuoi ricordi....
    il deserto....le dune....
    bello, bello

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  5. Da grande viaggiatrice capisco cosa trasmette la sabbia del deserto e di deserti ne ho dirati molti compreso quello del Marocco spinta sino a sud ad Erfud... affascinata dai Tuareg e dalle loro vita... fantastica!!!
    Ho provato emozioni indescrivibili... raffiorano alla mente con le tue parole... le tue espressioni ... ora le rivivo!!!
    Grazie Nero... buona giornata bacio

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere