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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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mercoledì 24 dicembre 2008

Sogno............


Fermo il respiro,fermo il pensiero,
fermo le palpebre nel loro ritmo sugli occhi.
Sento che non sono solo.
Tappo la bocca ai miei spettri.
Sento un respiro,
sento un odore.

L'istinto si muove.
Segue una traccia che è già nell'aria.
Il suo sapore.
Suono di lame che spezzano il buio.
Perle di sudore che scendono lente
.
Procedo in punta di piedi.
Una mano afferra le mie caviglie.
Sento le unghie entrare nel malleolo.
Sento la dolce carezza di capelli salire lungo le gambe.
Sento denti penetrare nei miei fianchi.
Il mio capo che cade indietro.

Sento le spalle calde sotto le mie mani.
La fredda parete si incolla alla mia schiena.
Sento le lame che tagliano il mio ventre.
Sento che le ginochhia si piegano.
Cado su un corpo caldo,fremente.
Ora le lame sono nelle mie mani.


Le sento affondare nel corpo che mi avvolge.
Sento labbra che mi cercano.
Sento braccia che mi premono.
Sento mischiarsi sangue,
sudore,
piacere.

Ora è tutta armonia col silenzio,
respiri spossati,
silenzio di corpi in movimento.

7 commenti:

  1. :) ancora non lo sai, ma tra me e te c'è stata intesa.

    Allora ti scrivo:

    "Respira l'anima in me
    respira il regalo del tuo amore per me
    respira la vita che hai coperto prima di me
    respira per farmi respirare"

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  2. Parole che trascinano verso forti sensazioni... complimenti.Buon Natale e a presto!

    RispondiElimina
  3. Bellissime queste immagini, veramente molto suggestive... e anche le parole, bè, che dire... bellisime.

    P.S.= GRAZIE...

    Buon Natale...

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  4. Ti vedo camminare nudo. A spiarti la luce della luna dalla finestra. Il tuo corpo eburneo e statuario si ferma poggiando il peso sulla gamba destra.
    I tuo muscoli si incordano per un attimo. Fermi la tua mano accanto alla bocca, le tue labbra non assaggiano il nettare che hai nel bicchiere.
    L'alro braccio è teso davanti a te, aperta la mano, cerchi di far tacere i mille demoni che hai intorno.

    Mi hai sentita.

    Sono a terra, dietro di te. Hai sentito il mio odore, il battito del mio cuore all'unisono col tuo.

    Lentamente striscio ai tuoi piedi, afferro le tue caviglie. Irrompe il mio essere, le mie unghie sono già dentro la tua carne, lecco le tue ferite provocate da me salendo lentamente lungo le tue gambe.

    I miei capelli accarezzano il tuo corpo in un dolce abbraccio estasiato dal dolore dei miei denti nei tuoi fianchi.

    Ti lasci giocare, vorrei che mi fermassi, sappiamo entrambi l'esito delle nostre azioni, dei nostri bisogni.

    Reclini il capo indietro, in cenno di totale dipendenza a quel piacevole dolore.

    T'appoggio al muro dove la luna ti bacia per vedere le tue labbra socchiuse e il tuo godere.

    Ora ho bisogno di te, del tuo calore, dei mille sapori che devi donarmi.

    Cedi al mio chiedere cadendo addosso a me. Sai quello di cui ho bisogno, da carnefice a carnefice pongo nelle tue mani le mie lame supplicandoti, con la mia bocca sulla tua pelle, di usarle.

    Ora è silenzio intorno a noi,
    respiri spossati,
    silenzio di corpi in movimento.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere