di togliermi il respiro,
di voler prevalicare il mio volere.
Cammino lento sul filo,
solo ma me stesso.
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E adesso si ripete,
cercano di braccarmi,
di ingabbiarmi ancora,
vorrebbero che non mi rialzassi.
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scomponendomi in mille schegge,
che nonostante tutto fanno un unico.
Ora non urlo,
ho imparato ad urlare in silenzio,
a nascondermi nel mio buio,
a lasciare solo qualche traccia di me come esca,
lascio che siano i miei spettri a ballare alla luce del sole.
Io attendo solo il momento
che si accorgano di avere infranto il vetro sbagliato.
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le lame tagliano il cuore però.
RispondiEliminama si rimargina, è inevitabile!!! ;-)
e a volte no, non si rimarginano,
RispondiEliminae nonostante questo...
il sangue non finisce mai...