A ogni passo,
ad ogni pensiero,
ad ogni gesto,
si infiamma un moccolo di candela,
che trema tra le tenebre
quasi a disagio.
La sua fiamma brucia l'aria
e si alza in impennata
scaldando la cera che cola.
L'alone si muove
quasi ballando
e a guardarlo ti acceca.
Malinconia,
silenzio,
solo il suono dell'ossigeno che arde,
come file di anime perse
le candele marciano nel loro usuale andare.
Ammassate,
tristemente mute,
solo luce
ma nessun bagliore.
La mente esplode,
gli occhi accecati
perdono la traccia degli spettri.
Vento aiutami.
Soffio sulle fiamme
e l'ultima la tengo tra due dita,
la strozzo
e ....
Buio coccolami
nel tuo nero famigliare.
L'ansimare di un lupo,
il sottile cadere di una foglia,
la danza armoniosa delle mie ombre
uniche luci nelle tenebre.
Then you will find your servant is your master
...e da quando ti sei dato alla poesia?
RispondiEliminasensual_dark inoltre.. ;-)
Bella, complimenti.
Bravo.
Wow...sembra di sentire il leggero calore della piccola fiamma della candela..fino al calare completo del buio...
RispondiElimina...adoro questo buio che richiama i riflessi dell'anima; nero dentro, nero fuori.La vacuità dell'esistenza la consapevolezza della fine, l'abbaglio della speranza, la voglia di trovare una anima che illumina e poi l'onnipotente nero poiché solo nella quiete del buio i sensi diventano colti
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