lascia filtrare quel poco di luce,
che rende luminescente
questa stanza buia.
Sembra tutto così lontano,
anche l'opaco bagliore della Luna.
E' ferma,
immobile,
algida,
devastante.
La musica snocciola le sue note,
ma non riesce ad attraversare
quella luminescenza.
L'alcol scende,
ma non scalda.
Stranamente non brucia.
Steso,
impietrito,
allungo una mano.
Mi tendo,
mi inarco,
la Luna è lontana.
fortuna è notte...
RispondiEliminaPerchè continuare a innarcarti per raggiungere ciò che mai potremmo avere?
RispondiEliminaStringiti intorno ai miei silenzi contemplando assieme quella luce che dalla porta socchiusa segna il pavimento.
Anche se ci sembra impossibile possiamo avvicinarci e toccarci, passare attraverso la luce. La luna non farà altro che brillare più forte per noi, per i nostri bui, per il nostro lato oscuro nel quale la notte ci rifuggiamo.
Abbracciami, contempla i miei silenzi. T'accarezzerò quando nasconderai la testa nel mio grambo e cingerai la mia vita fra le braccia.
Ascoltando i tuoi silenzi colmerò i miei.
Grazie ashasisley,bellissime parole che senza volere mi fanno male.
RispondiEliminaSe devo ricordarmi di santificare le feste, spegno la luce e mi addormento dall'altra parte.
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