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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

sabato 31 gennaio 2009


La mia mente non fa altro che elaborare i dati che contiene,le informazioni ricevute,ma non scatta mai per prima.Ciò che risulta dominante nella mia materialità,nel mio essere animale è l'istinto.
Riuscire a staccare per un invisibile istante tutto,fermare i suoni nel silenzio,gli odori nascosti,i sapori velati e il concentrarsi su quello che può essere il fremito dal rumore devastante di un battito d'ali di una farfalla,e raccogliere nel vento la sensazione.
E l'orecchio che pare sornione in quel momento si rizza attento e coglie ogni piccolo rumore accompagnato dal fischio del respiro lungo la trachea e dal battito del cuore che rimbomba nel torace,gli occhi puntano o nella direzione di ciò che si cerca o nel vuoto ralentando lo sbattere di palpebre e girando le pupille alla ricerca di ciò che l'istinto ha svegliato,le labbra ferme tendono a risecchirsi e la peluria quasi invisibile sule spalle diventa irta per dare sensibilità a ciò che non si riesce a vedere dietro.
E la mente elabora confrontando tra le sue informazioni,tutti quei sentori che le ricordano simili esperienze o cerca appunto similitudini in ciò che sente.E il sangue rallenta,i muscoli tesi pronti a scattare la sensazione innata che non pone se e ma,ma buono o cattivo,tranquillo o in attesa.
L'istinto mi domina da sempre,affinato,senza il bisogno del cosidetto "a pelle ",tutte le cicatrici del passato vengono come accarezzate per risvegliarle un istante e confrontare se quello che percepisco in quel momento può far parte di loro.Come se sono nel mio bosco e sento il rumore di un ramo spezzato,il suono mi comunica la possibilità di lasciare la cosa ad una folata di vento,o al passaggio di un animale o alla presenza di qualcosa che si cela nascosta e mi sta osservando.Allora i sensi diventano recettori di altre informazioni per farmi capire l'entità di ciò che accade.Un silenzio anomalo,il fischiare del vento che cambia,un battito d'ali improvviso o rumore di movimento sulle foglie cadute.
Ma fuori dal bosco,l'istinto rimane e spesso riconosce i contorni sfumati di maschere in commedie che perdono da subito la loro spettacolarità e nel dileguarsi ritrovo la calma,nel persistere scatena la rabbia.
E a volte le dolci parole,sebbene ben truccate non lasciano segno dentro di me,passando come pioggia e raccogliendosi ai miei piedi.
Altre entrano e l'odorato si affina per caprpire quel profumo che fa scorrere veloce il mio sangue,quel sapore che addolcisce la bocca facendola grondare di gocce di desiderio.

Allora l'istinto non si accheta,ma solamente si rasserena e lascia a riposare le sue inutili difese.
Ma il pelo rimane o liscio o arruffato,il lupo non lo perde

6 commenti:

  1. Lunghi pensieri nella tua mente si affollavano oggi. Mille cose hai pensato e divagando solo 4 ne hai dette.
    Il resto deve maturare, l'hai detto te, come il buon vino, ha bisogno di tempo.
    Sono abiutata ad un fiume in piena, che mi travolge, che fa domande, che passa sopra le mie risposte, che mi chiede scusa perchè non mi fa parlare e ride delle mie continue rimostranze ...

    Oggi silenzi, lunghi silenzi. Si sente che senti, che pensi, rielabori.

    A volte tutto cambia, a volte ci si lascia trascinare poi ad un tratto si ha il bisogno di fermarsi e "accendere" l'istinto per cercare di capire se dove si è va bene, è male, e cosa si può fare.

    Non siamo abituati al bello, al buono, alla luce e quello, chissà perchè, ancora tende a spaventarci e fa si che le nostre difese si alzino, i pensieri rimangano i nostri, le sensazioni restino dentro di noi.

    Per un attimo, a volte, ma solo a volte la vita si ferma per essere rielaborata. Le informazioni sfrecciano dentro di noi, si cerca collocazione ad un nuovo puzzle che aumenta giorno dopo giorno e diventa a volte ingestibile.

    Perchè noi, da bravi ingestibili, sappiamo invece gestire tutto quello che ci è intorno. Tranne questo.

    Non sappiamo cosa vuol dire non essere da soli. E rallentiamo lo sbattere delle palpebre per capire, pensare riflettere. Rimaniamo a leggere, ascoltare e non parliamo.

    Non sappiamo cosa vuol dire non essere da soli anche se gli altri non hanno capito che ne abbiamo bisogno, ne agognamo ogni singolo istante e il nostro essere soli non è isolamento ma scelta di con chi stare.

    Quando quindi ci avvicina qualcuno, noi da bravi ingestibili gestori, rimaniamo rallentati, ibernati e abbiamo bisogno di respirare.

    Rilassa i tuoi muscoli per una nuova battaglia. Questa sera, Oren, è pace.

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  2. Rallentare..studiare..seguire..capire...percezioni,sensazioni,onde che arrivano e o attraggono o respingono... Sai mio nonno che diceva sempre Nero?? "Ricordati che il lupo perde il pelo,ma non il vizio!"... Notte Bacio.

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  3. Passo per un semolice saluto buona serata Noir :)

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  4. Riuscire a seguire e a fidarsi dell'istinto mettendo da parte la razionalità è una cosa bellissima... Vorrei tanto che quancuno m'insegnasse a farlo...

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  5. di solito la razionalità mi spinge a fermarmi ad aspettare...agisco veramente solo ascoltanto l'istonto che talvolta è catastrofico nella sua irruenza...ma è sempre genuino e sincero...
    guidata dall'istinto sono davvero me stessa...

    Buonanotte!!!

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere