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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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venerdì 14 agosto 2009

Meravigliosa

Sensazioni che aggrappano e accarezzano la pelle,
la scavalcano,la penetrano,
toccano l'anima.



E' vero che al dolore non ci si abitua,
nemmeno alla tua voce,
alle parole che già conosco,
ma che lasciano sempre il peso sulle corde della mia anima,
nei miei pensieri.

E il ricordo delle prime emozioni,della loro purezza,
della semplicità che si perde nel tempo,
eppure ai miei occhi sei una meraviglia
ed è bello riscoprirti ogni giorno
e capire come ogni istante,
ogni dettaglio che abbiamo toccato,
abbiamo vissuto,
rimane nella nostra anima senza andarsene,
riuscendo a rinnovare emozioni,
sensazioni che non hanno tempo,
non hanno spazio
e sorrido pensando alle lunghe notti passate a parlare
e non era un dover calpestare il proprio passato,
ma un naturale scambio di emozioni vissute,
che trovano una spontanea comprensione,
senza pesare,
lasciando uscire anche i bui più nascosti,senza doverli vestire di maschere,
mantenendo i sorrisi,
lasciando scorrere le lacrime.

E mi perdo ad ascoltare,
INCREDIBILMENTE silente
e immagini e sensazioni riempiono la mia mente.
E sento il suono di una carrozza,
le sue ruote strisciare sul ciotolato bagnato.
Il rumore di suole sulla pensilina abbassata.
La porta di una vecchia caffetteria che si apre
e lascia uscire i suoni di voci,
l'odore di fumo della sua stufa mischiato con quello di torta di riso.

E mi ritrovo dentro la storia camminando sul bordo del fiume.
Allungando uno sguardo attraverso una finesta affumicata dal carbone della stufa.
Rimango colpito da un volto.
Un istante,un momento e i miei passi rallentano sino a fermarsi.
Arretro e infilo lo sguardo tra la condensa del vetro.
I suoi occhi di cielo sotto una cuffia che le raccoglie i capelli.
Io nel mio vestito di sdrucito fustagno ,liso dall'uso a osservare una dama.Io che la mia follia rende il collo il piedistallo del nulla,mi perdo nel suo modo di fare,tra le sue labbra che pronuncian parole e guardo chi le è vicino ascoltarla con attenzione mentre il sorriso colora le loro labbra.

Che serenità che emana ,
affascinante meraviglia e ora tutto pesa sopra il mio corpo,
la voglia di correre a casa evitando le pozzanghere,
di lanciare i vestiti contro le pareti di uno scardinato armadio,
di passare il rasoio sulle mie guance,
di entrare dentro una tinozza e lavarmi
e usare il mio vestito migliore.
Solo per avvicinarmi
e potere godere
del suono della sua voce,
del profumo che invade l'aria,
dell'atmosfera gioviale,
serena che emana,
per l'arte dei suoi discorsi.
Poi seguire con lo sguardo la carrozza su cui sale.
Vedere dove si va a fermare.

Per cogliere con uno sguardo ancora le sue mani
scendere su quei guanti di velluto rosso
e sognare di poterle toccare.


Volutamente ispirato da
...

6 commenti:

  1. Quanto sogno nella tua poesia, da divorare...
    Ma più che altro Le prime emozioni e la loro purezza, il naturale scambio di vissuto, il silenzio.
    Fantastico

    RispondiElimina
  2. una delle pochissime regole che mi impongo è che un rapporto d'amore non deve mai diventare abitudine. è raro per me trovare una persona che sia capace di sorprendermi di continuo. raro che le emozioni si rinnovino ogni giorno come se fossero sempre nuove. lo STUPORE. stupirsi perchè si può mostrare il propri buio senza doverlo mascherare. stupirsi di poter essere con qualcuno come veramente si è, in modo spontaneo. senza doversi camuffare. stupirsi per il suono di una voce, per due occhi, per due mani che si muovono. stupirsi per un volto nuovo che non somiglia a nessun altro. "e tornando verso casa mia, ero così allegro che ero sorpreso". sorpreso di una cosa così banale ma per noi così difficile da raggiungere come la felicità. e il desiderio di potere anche solo sfiorare quelle mani, di poter incrociare per un solo istante quegli occhi, di potere sentire quella voce rivolgersi a noi. lo stupore e il desiderio. le due cose che ci mantengono in vita.

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  3. Ma che sognatore,ma chi è la tua lei?
    Fortunata.....
    A piccoli passi ti vedo affogare
    nei tuoi sogni di niente.
    Stai su Nero.

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  4. Ricorda Oren, di utilizzare sempre la corsia di sorpasso più libera a destra.

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  5. Certo Squilli e mentre sorpasso ti chiedo "hai da accendere?"Ovvio non parlo della Lucky.....

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  6. Penso ovviamente che questo nostro amico sia un frustrato. Che non abbia dalla sua vita quello che desidera e riesca a provare così tanta invidia da dirti questo. Probabilmente non sei tu che affoghi ... ma lui.
    Un bacio Oren e ... Stai su ... :)

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere