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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

lunedì 10 agosto 2009


Le stelle stampate nel buio.
Immobili ogni notte sul bordo del baratro,
pronte a cadere per vivere
o a rimanere figure senza vita lontane nel tempo e nello spazio.
Questa è la notte dei desideri
e ogni astro che cade si accende una candela
affinche ciò che sentiamo si possa avverare.

Lasciamo Oren sotto la sua cascata
o meglio dentro una delle stanze dell'inferno
nella sua sfida,
con la sua sfidante.

Quei desideri nella scia di una stella cadente
sono fragili come la fiammella di una candela,
mossi dal vento che li può spegnere
e trasformare in spirali di fumo che tornano in cielo.
Come il destino,ognuno sceglie il proprio desiderio
e cerca di appagarlo,
ma è il proprio
e solo quando incontra la scia di un'altra stella cadente
si ritrova a girare in una spirale di ombra e luce
che si tuffa nel mare.




Non ho desideri per me da chiedere alle stelle,
sono tutti sulla mia pelle,
nella mia anima,
nella potenza della caduta di una cascata,
nel dondolare dell'onda del mare,
nelle infinite parole del silenzio,
nel suo dolce suono quando un pensiero mi raggiunge,
nel bagliore del buio
dove fa luce il mio cuore
dove si spande il mio amore.

E in nome di questo,
di come io scrivo,
di come io penso,
di come io sono,
il desiderio rivolto agli astri sfuggenti
è per chi amo,
per il suo bene.
Li guardo scendere il buio della notte.
Guardo Carlo mio figlio
da questa parte della luna
e anche se mi sento figlio di un dio minore
vorrei che lui non ne fosse il nipote
o che almeno non lo avesse come diritto ereditario,
ma per scelta sua
e che il suo sorriso illuminasse il cielo.
Guardo Cynderella
e il suo cadere in questo baratro di cui non si vede il fondo,
in queste giornate tutte uguali,
che sommano i cerchi della nostra vita senza lasciare segno,
mentre lame affilate spuntano dai bordi dell'abisso
a schiacciare i pensieri a destabilizzare l'equilibrio,
come un dito sempre puntato addosso,
un eterno giudizio.
Desidero che trovi uno sperone a cui aggrapparsi
che fermi la sua caduta.

Così io amo,
l'ho detto mille volte
e ancora mille lo dirò e ancora...,
il bene dell'altro.
Non dico come ti amavo,ma come ti amo,
perchè è sempre una continua crescita,
ogni istante un giorno nuovo,
una scoperta,
un passo continuo,
mentre Carlo si trasforma tra le mie mani e il mio cuore si riempie di desideri di oltre.Fino all'ultimo respiro.




Odio i giudici non vestiti di toga,
io son sempre in giudizio,
ma il giudice sono io
in continua ricerca di capirmi
per poter essere migliore.

2 commenti:

  1. Nero,Oren,Oreon,come sei altruista e innamorato.Il tuo bambino,il tuo amore?Chissà se bastano le stelle.

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  2. Ne basterà una sola e il credere che ogni cosa possa avverarsi. Perchè solo nel cuore dei buoni, tutto è possibile.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere