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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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domenica 24 maggio 2009


Rimango ore ad ascoltare il canto dei grilli,stranamente senza interrompere e divagare come è mio solito.
Lascio che il loro parlare entri dentro di me e mi aiuti a stare sveglio.
Continuo a non dormire e a lasciare tracce del mio respiro lungo prati d'erba che segnano i miei nudi passi godendo del calpestare di rovi.
Dannata insonnia.O meglio famgliare, che tanto poi non ne cambia il significato.
E al canto di questi sapienti cantori della notte alterno il suono del battito del mio cuore,come una tempesta che non invade,ma accarezza,che devasta,ma trema il dolore dell'amore.




Già troppi ma in questo discorso,ne sono allergico,come ai se,come pure dap ochi mesi all'oro,che piaga le miei orecchie lasciando sangue e gonfiori.
Non voglio dormire.
Dormire è sognare.
E sognare il mio amore mi piace,sento sorridere il tirare delle mie labbra nel sonno e l'allargarsi del cuore.
Ma(ancora, che palle!)i sogni non si comandano e non sempre spicco il volo verso l'inferno piacevole della vita e scendo giù.


E là incontro il dolore,quello che lacera l'anima,che ha artigli fortissimi,
che mi respinge per non farmi soffrire.
Ma io resto mungendo lacrime da pozzi nascosti,continuando a darmi una ragione che ragione non è.E sento quel suono del piano,che seguo estasiato per lasciarmi pugnalare da una scheggia di cuore che rimarrà sempre con me.
Pungente,tagliente,così forte da togliermi la forza di lasciarmi andare,come lasciarsi cadere su su uno sperone e rimanere sospesi coi ganci alla schiena, che dilaniano la tua pelle e bloccano il tuo ultimo volo.

E pensare che avrei fatto buchi nel mare pur di sorprenderti al tuo capezzale,avrei sfidato la morte.
Ma tu questo lo sapevi
e te ne sei andata da sola,
vestita del nostro dolce ricordo.
Hai appoggiato quella cassa nel mare,
lasciandola andare alla deriva del mio cuore,
come una bottiglia che trova il suo destinatario.
Avete ragione.
Amare è dolore.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare,
a questo canto di grilli,
che saltano sulla mia carne nuda.
Ed è pace,
un dolce sollievo.

Ma come come una scala pigiata sui tasti,
la mano del mio amore ,
che ancora rimane,
si tende,
riportandomi in vita.
Consapevoli che per amare bisogna soffrire.

3 commenti:

  1. Buona domenica caro amico. Scusa le mie assenze, ma spesso mi capita di non riuscire ad entrare per niente nelle tue meravigliose pagine.Il pc fa i capricci e mi chiude tutto. Ma adesso sono qui, finalmente a rileggere ogni cosa del tuo infuocato,melodioso e sofferto mondo. L'amore è soffrire certo...anche se non mi piace questa idea, l'ho sempre rifiutata. Se è la cosa più bella del mondo, perchè deve fare male? Il paradiso nell'inferno. Mi ostino ancora a credere che non è così, non deve esserlo. Come sempre riesci ad incollarmi ai tuoi versi,con quel sottofondo che accompagna i tuoi umori e tutti i passi dei tuoi intimi pensieri... Infinito cosmo la tua anima.
    Un abbraccio grande.

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  2. Mentre il battito cardiaco scandisce il tempo, i grilli eseguono la loro melodia. Free Jazz più per mancata sapienza dello spartito che per una qualsiasi ragione. E va bene così, anche questa è melodia. Pronto ad un altro concerto notturno.

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  3. e tu, che con gli occhi di un altro colore, mi dici le stesse parole d'amore...

    "il problema sarà scendere"
    disse il Barone Rampante.
    E non scese più.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere