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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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venerdì 6 maggio 2011

evil

Nella notte,
quando l'energia si calma e si appoggia lentamente sull'erba croccante di un prato,ti rivedo apparire tra quelle stanze vuote,che fuggi ogni istante ai miei occhi aperti.
E nel mio sonno ti aggrappi alla pelle,tirandola sino quasi a strapparla e assorbi energia dal mio corpo vivo,incapace di affrontarmi al di là di quell'orizzonte,che mi precludi alla vista con l'ombra di un tempo antico.
Stato,è,sono.
Mi chiedo spesso perchè non riesco a vedere il tuo volto,non riesco ancora a capire,se ti nascondi,se temi di esser veduto o più semplicemente rifletti solo me stesso.
Ogni pretesto per potermi anche solo avvicinare,infastidire,lo fai tuo.
Sull'ombra delle maledizioni,dei desideri vietati,del reclamare qualcosa che è solo mio e che altri pretenderebbero essere loro.
E sfrutti quell'energia, che tutto questo muove,
come cavalcando la cresta di un onda,per tuffarti dentro il mio essere e rapire ciò che puoi.
Ti trovi spiazzato dalla mia non paura,dai passi che continuo a solcare,dal soffiare del vento,dal continuo riemergere dal nero, che mi avvolge.
Eviti l'asfalto,come hai sempre fatto,dentro quell'ombra che è tua,che non riflette la luce ,ma la assorbe e con essa la vita.
E ci sono persone, che continuano a pensare che la parola fine sia solo un'utopia,che io possa girare le mie spalle indietro e smuovono maledizioni,con il loro inutile insistere,coi loro richiami nel tempo e dirigono tutto verso chi pensano essere più debole,alla ricerca dell'improbabile,che assicuro essere impossibile.
Io ,che mi guardo allo specchio vedendo la mia schiena,che sono attratto dal dolore,che tu sfrutti come esca appena se ne presenta l'occasione,sapendo che sotto tutta la montagna della mia presunzione,continua a scaldare la sensibilità,anche se silenziosa,strafottente nel mio essere,ma non sorda ne cieca.
E continui a morderti le labbra,ricordando quel tempo,in cui la mia rabbia gettava energia nell'aria,dilatando la mia pelle nei tagli,cadeva grondando dalla moto e ciò che non rimaneva protetto dal mio bosco era tuo.
Eppure lasci andare ancora,queste orde di spettri vaganti,che graffiano la mia pelle,che attendono il momento per potersi aggrappare.
C'è come una lastra invisibile che ci divide,oltre la quale posso sentirti anche se non vederti,
oltre la quale non ti azzardi a venire,perchè è dove il mio passato vive,parla una lingua che non conosco,
ringhia nell'aria il suo ghigno e zittisce il silenzio.
So che amavi le mie lame,quando il loro taglio era doppio e potevano attaccare e le usavo su me stesso.
So che dovresti essere tu che mi cerchi ed io a sfuggirti.
Ma vedi,
dovrei girarmi indietro per vedere dove sei,
preferisco guardare avanti,per sorpassarti.




4 commenti:

  1. Alcuni dei nostri mostri notturni, di quelle presenze che ci accompagnano, sono alle volte una parte di noi.
    Perchè conosce troppo bene dove può attaccare e quando.
    In quale momento si è più scoperti.
    Me lo spiegò un medico ma non ho mai capito il vero significato o il perchè.

    E muove altre energie che non sono parte di noi. Altre energie che son come sanguisughe. Parassite.
    Ferme li in attesa che il grande mostro si muova per succhiare quella poca energia che rimane.

    Sembra un circolo vizioso. Una grande spirale dove tu sei al centro e tutto confluisce verso te. Solo che quel tutto, non è sempre positivo. Purtroppo.

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  2. Ho avuto per troppo tempo persone intorno che si nutrivano del mio dolore, ho capito e quindi delusa ho isolato...ora ho imparato, li ho sorpassati, ed ora affogano nel loro fango...ho imparato che in questi casi l'indifferenza è la miglior cosa...

    ti auguro una serena notte Oren...

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  3. Molti demoni , i più forti i più tenaci sono nascosti dentro di noi nei neandri del nostro subcoscio . Per le vipere che ci circondano , trattele da tali

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  4. Ognuno di noi ha i suoi demoni interiori , per quanto riguarda le serpi che ti strisciano intorno trattale da tali.
    Un saluto Demetra
    P.S= il concetto era questo , forse ho cambiato un po' le parole nel riscriverlo

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere