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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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giovedì 13 gennaio 2011

Quanto tempo,troppo tempo senza che rientrassi tra i sentieri di rami secchi del mio bosco.
Le foglie coperte da una coltre di neve nascondono un passato che non si può dimenticare.
Pochi suoni in questa notte che copre le stelle con le nuvole, che pesano piene circondando le creste innevate.
La cascata ritma il suono della caduta assordendo il tonfo pesante dei miei passi che affondano nel bianco.
Tempo da lupi.
Ma l'aria è serena quasi stupita e mi accoglie con tranquillità e la luce della mia torcia delinea le ombre dei rami là dove si getta la cascata. Dove ho seppellito parte del mio dolore.
Dove ho seppellito la mia follia.
Ridendo con le spalle battute dal freddo dell'acqua ,che si getta verso il basso, Oren mi guarda tremare.
Mentre le cime dei rami gocciolano dai germogli ancora la tua indecenza, che si forza a diventare ghiaccio sciogliendo la neve.

Crudele allarga la bocca mostrando i suoi denti,
che riflettono quelle immagini di parole che incantano.
Quei gesti che lasciano spiazzati e allo stesso tempo ti avvolgono nella loro passione.
Piccoli tocchi, come la punta di una foglia che si slancia dal germoglio,
per crescere,
allargare le sue ali,
vibrare nell'aria al suono del vento
e niente la può estirpare,
si sente forte e protetta da quell'abbraccio,
dai giochi dei sensi,
che si attorcigliano come gambe nude una nell'altra
e non c'è parola che non sia un rimarcare di quello che si è già compreso.
E le gocce dell' indecenza rallentano la loro scansione,
uno stillicidio dell'anima che fa appassire la foglia,
mentre il vento comincia a spazzare lontano i petali dei piccoli fiori gialli che colorano la varietà di un monocolore e dii tutti i suoi particolari nelle foglie cadute.
Quanto dura una stagione?
Vorrei chiederti questo Oren anche se so che mi risponderesti enfatizzando la risata ,perchè nessuno conosce la risposta.
Perchè il vento continua a a turbinare nel bosco,
rapisce ogni sensazione pronto a cercarne di nuove,
prova ad allungare una mano,
poi la ritrae nel suo movimento
e lentamente scende il silenzio,
sulla scia della folata sui tasti che accumulano polvere sul bianco avorio,
nascondendo quei diesis che fanno la differenza.
E qualcosa si spezza
e come si era in due a tenerlo unito,
bisogna essere in due a cercare di risaldarlo.
Abbraccio gli alberi,
saluto il mio bosco,
crudele è il mio sorriso,
riflette ora la cascata
e l'acqua che batte le spalle di Nero.
E' ora che riposi ,
che sfumi la tua luce,
i tuoi colori,
il tuo amare il dolore,
il tuo provocarlo.
Gocciola il ramo facendo
tic
...
...
tic
...
...
tic,
si avvia sul ritorno
facendo

Toc toc.


It could be worse
I could be alone
I could be locked in here on my own
Like a stone that suddenly drops
It never stops, no
I could be lost
Or I Could be saved
Calling out from beneath the waves
Beaten down by this ocean rain
Never again
Never again



Screaming out from the crests of waves

It could be worse
Bitter or sweet
It could be snapped from the jaws of defeat
Like a light lit upon a beach
Wear your heart on your sleeve

Oh
You want to stop before you begin
You want to sink when you know you could swim
You want to stop just before you begin
Never give in
Never give in



Screaming out from the crests of waves

Nothing matters
Except life and the love you make
Nothing matters
Except life and the love you make
Nothing matters
Except life and the love you make
Except life and the love you make

Screaming out from the crests of waves

Screaming out from the crests of waves
Where your longing to be saved
Screaming out from the crests of waves
Where your longing to be saved Screaming out from the crests of waves


2 commenti:

  1. Ecco che il tempo cambia già....

    Ecco che il tempo cambia già,

    comincia qui un nuovo ciclo ormai,

    e sento che la mia stagione è qui...

    Di fuori no un suono non c'è più,

    le stagioni stan dormendo intorno a noi, scorre acqua nuova dentro agl'occhi tuoi...

    Ma come mai il tempo fugge già,

    le stagioni ora sono realtà,

    E' tornato il vento e l'amore va...

    Trovo che il testo di questa canzone sia bellissimo e anche la parte melodica. Ho tolto le parti romantiche perchè non si addicono al mio commento.

    Hai scritto un post di stomaco e budelle nonchè di mente e cuore, rimettiti in forma...

    RispondiElimina
  2. Nessuno arresta la tua corsa.
    Il Bosco è nuovamente tuo.

    Lascia il ghiaccio nella sua forma. non è che acqua che muta forma... ma non essenza.

    Tutto sfuma.
    Nulla è davvero per sempre.

    Corri libero.
    Il tempo del dolore passerà in un lampo!

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere