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PECE

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ANOMALIE ARMONICHE

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domenica 19 luglio 2009

Ti aspetterò sulla spiaggia col vento tra i capelli

L'altra notte sono andato al mare.
Il vento mi attirava.
Terribilmente forte.
Carico di nuvole dannate.
La sabbia prima della pioggia
volava infrangendosi sul mio corpo,
lo graffiava.
L'onda era bassa tenuta schiacciata dal vento.



Pensavo lo fossero anche i miei pensieri.
Ma il suono dell'acqua,
il riflesso bianco della spuma delle onde,
il vento che portava il tuo profumo,
il tuo sguardo,
le tue parole nel silenzio.
Sono tornato stanotte e poi ancora.


Perchè è la che ti incontro.
Sulla riva attendiamo l'onda,
mentre i piedi si avvolgono di sabbia sprofondando,
quando ogni parola,
ogni gesto,
ogni sguardo,
ogni odore
è vento.

E un tuo bacio lo è.

Amo la tempesta.

"Ti aspetterò sulla spiaggia col vento fra i capelli"
Alzo il tuo mento con un dito
"Ti aspetterò sulla spiaggia col vento tra i capelli"
Occhi negli occhi.
"Ti aspetterò sulla spiaggia col vento tra i capelli"
Sciogliendo ogni parte di noi.
"Ti aspetterò sulla spiaggia col vento tra i capelli"
Dannatamente forte ...
Tempesta.


2 commenti:

  1. Ti asptterò sulla spiaggia col vento tra i capelli perchè solo lì posso incontrarti ancora una volta!
    Tu amico mio, puoi essere il cantore dell'amore!
    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Penso che il mare sia una metafora perfetta dell'amore per quello che è il comportamento delle sue onde...

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere