ossia Invito a cena con evitto
ovvero Sei personaggi in cerca d'ardore
In ordine sparso:
Irene
Perfettamente consapevole di ciò che vuole e di ciò che gli altri vorrebbero da lei.Metodica, calcolatrice.Gioca sul vedo non vedo, guarda e non tocchi.Maliziosa e ambiziosa.
Una barriera criptica per la sopravvivenza,
Una vera Stronzetta.
Pablo
Oscuramente colorato, riflette solo i contorni di ragnatele aggrappate al manto di lucido nero, lasciando i colori a chi riesce a scivolare dentro.
Ricamatore di sorrisi sulle cicatrici. Cinico e sognatore allo stesso tempo.Sensibile e empatico.
Un matto.
Mafalda.
Istinto che supera la ragione.Una cacciatrice.Un sospiro che dura un istante ed è pioggia senza respiro e sono gocce graffianti.Una chimera.
Michè.
Un'artista del nulla di cui riesce a darne una forma e riempire quei vuoti assordanti, con immagini , forme e suoni.
Un foglio nero pieno di colori.
Alice.
Pura emotività .Spesso gonfiata e chiusa in cantina dalle sue coinquiline.Un'immagine sfuocata che prende forma con la luce.
Empatica e sensibile.Imbarazzata.
Un foglio bianco su cui scrivere.
Il famiglio.
Estroverso e intollerante,irriverentemente ingestibile.Fedele alla sua posizione da cui non si muove mai.
Molestamente imbarazzante, tremendamente protettivo.
Un bastardo.
Chiramente mi stanno tutti e sei sulle scatole .
La trama
Mi rendo conto di aver dato un'immagine seria ai personaggi e forse un ipotetico lettore si potrebbe aspettare una trama seriosa,dai tratti gotici burleschi ,ma.....
In effetti e' difficile definire la trama dell'improvvisazione .
Creiamo un ambiente ,una tavola su un assito di tavole ,piantate in mezzo a uno scenario con le tende di broccato rosso.
Sei sedie e sei personaggi.
E in un cacofonico silenzio gli invitati prendono posto.
E' una cena fatta di risate, di sguardi maliziosi, a volte cagneschi.
Si scrivono storie sul manto che copre la tavola,immancabili i dispetti, c'e' chi sputa vino contro l'altro, chi si infila i tovaglioli nelle orecchie e c'e' sempre qualcheduno che con la forchetta fa suonare il bicchiere.
Allora si scambiano i posti e ci si trova di fronte un invitato diverso, che però si conosce.
Si piange sul vino versato,si ride sull'acqua gettata
Si spargono briciole sulla tavola, si raccolgono
leccandole.
Si gioca strisciando.
Si intersecano i pensieri, trovano il loro posto con chiunque si abbia di fronte.Salgono come bolle fino al soffitto,
per poi rompersi e ricadere addosso.
Si soffiano le proprie paure, si spezzano nell'atmosfera della cena.
E poi è silenzio.
Ci si richiude in se stessi in questa cena con evitto,ma non all'altro.
Che tristezza.