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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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giovedì 18 settembre 2014

Parlavi con me?


O: cosa c'e' adesso? ho da fare .
N:ti lascio fare tranquillo, però prima volevo dirti due o tre cose.
O:spero qualcosa che io già non sappia.
N:no no, già lo sai , solo che non ti applichi, ti lasci prendere la  mano spesso e non comprendi completamente di essere un vero tornado.Vento va bene, ma il tornado dovrebbe rallentare ogni tanto.


Quando qualcuno si apre a te , nella stessa forma in cui tu lo fai, devi capire che non sempre si marcia alla stessa velocità , anche se si è sugli stessi passi. E non ci sono libretti di istruzioni, insegnante e alunno. Ci si impara a conoscere , si condivide ogni cosa, anche quei silenzi che ci piacciono, in cui puoi sentire il suono delle emozioni, in cui le sensazioni vibrano come le foglie nel bosco di Tintir.Ridere fa bene , del sorridere si è fatta cura nel bisogno, per risalire da dove avevamo sbattuto.
O: si come un continuo sbocciare in ogni stagione, dove il freddo non congela e il respiro scende soffiando come vento lungo le pieghe della carne nutrite dell'aria che ci da respiro.
N: vedi che se rallenti un istante riesci :)
Perchè in tutta questa confusione di note, la volontà riesce a dargli un tono a incatenarle in un suono armonioso e ogni tasto ha un suono e ogni suono un colore. E la mano lentamente è più a suo agio sui tasti, ci prova e quando si ritrae va avvolta e fatta sentire sicura,perchè quei tasti che tu pigi con sicurezza devono trasmetterla a chi ti chiede di imparare e tu devi imparare a coglierne il suo suono.


O: come sei solennemente nero, Nero. Mettiamo un po di colore,sostituiamo le corde del piano con gli elastici,vibriamo sulla pelle quei silenzi, scopriamo che il desiderio del volere è meglio che soddisfare il volere il non desiderio.Tramutiamo quei suoni che si usano per ferire,in una forma personale di comunicare , trasformiamo la retorica in ironia, le regole aboliamole completamente , come le assurde etichette che tralasciano migliaia di piccole sfumature, come briciole sparse senza essere raccolte e io le voglio leccare.



N: ripeto, di fatto so che non ti devo dire nulla, che tu non sappia, io sicuramente troppo nero, tu a volte usi tinte decisamente sgargianti. E so che ci stai provando, ma non dimenticarti di chi si preoccupa per te. Sforzati ancora.Spero ti sia servita questa chiacchierata .
O: parlavi con me?







7 commenti:

  1. Parole le tue vibrano al pulsare di un cuore vero. ... esprimono tutto il tuo fascino nero.
    M.

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    1. Grazie Mari Pi. ,però non dirlo troppo forte Nero che adesso non c'e' e se sente si monta la testa e chi se lo cava più di torno :)

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  2. Indescrivibile Nero Catrame , una presenza così preziosa per me che quando ti leggo confondo i sessi, le parole , ma non le emozioni quelle vibrano siano note di tasti che elastici e i silenzi parlano così bene da sentirli in distanza!
    Meraviglioso!
    Un bacio!

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    1. Grazie Nella, ma sono preoccupato. Con tutti sti complimenti dovrò adottare qualche nuova strategia per tenere Nero a bada, che poi chi lo sopporta quel rompiballe :) Ecco, magari godrai dei suoi silenzi a distanza, che se parla lo uccido Oo.
      Un bacio

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  3. Lol Nero mi fa sorridere ed è giusto che tu provi a spiegare a Oren il tuo punto di vista, ma i suoi uragani non potrai mai fermarli, vedo che :) sei riuscito a parlarci cogliendolo nell'occhio del ciclone dettato dal suo add, l'unica soluzione plausibile e aspettare che come tutti gli uragani si depotenzi :) trasformandosi inevitabilmente prima di riscatenarsi come tante TeMpEsTiNe SuBtRoPiCaLi in un brodo di giuggiole :P o magari potresti distrarlo parlando di elasticità, quando si parla di elastici e briciole lol ascolta sempre :) Un bacio umido dopo la tempesta :) Etain

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    1. Tornadi, uragani , cicloni, tempeste,acquazzoni, piovaschi,fulmini . Sembra il bollettino atmosferico Etain. E leggendolo bene trovo tutti gli elementi soprattutto il vento e l'aria e questo tichettare continuo di gocce di pioggia di giuggiole e lo sbattere di scuri alla forza delle Tempestine tropocali .Un suono naturale, anche se anomalicamente armonico.

      ok Oren dilla, scusami, un bacio, ma non lo posso trattenere ,sai la sua add :)

      mmmm i baci umidi poi impeciano Etain. :) :

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere