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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

lunedì 18 febbraio 2013



Appoggiato al muro,mentre gli occhi girano non sapendo esattamente dove fermarsi, mentre il respiro quasi si ferma.
Lo sguardo si fissa su quelle gocce che cadono tagliando il silenzio con il loro suono.
Come sfere del mistero nelle quali viaggia la mente ,mentre la schiena si inarca.
Viaggia nel passato, come se si aprisse un video nel quale sei uno dei protagonisti.
Ed é buio,filtrato da luci che fendono l'umiditá e hai voci che borbottano e quell'uomo che vive li, sostenuto dall'alcool che ha nel corpo,dalla sua poca igiene che ha calcificato nelle sue vesti.
Borbotta parole senza senso o almeno a cui tu non puoi dare un senso.
Una specie di pianto senza lacrime,di rabbia ,mentre intenta il suo numero di equilibrista sopra le rotaie del treno in questo angolo lontano dalla stazione,dagli sguardi che non vogliono che tu sia li.
Non ha bisogno di parole sensate per comunicare la sua disperazione,per ridere di se stesso, per non ingannarsi e mentre tu lo guardi continua a passeggiare sulle rotaie, petto in fuori,affrontando un possibile treno.
Non é assurdo,finge,sa che é un binario morto.
Come sa di essere giá morto.


Le gocce macchiate di presente sono quelle che riflettono un non passato, un non futuro, in effetti riflettono....
E' tempo che ho smesso di non accettarmi,non ho scuse su come sono, ne le cerco.Lascio dondolare dai mie abiti, tutte quelle etichette senza senso, di chi ha pensato di vedere cose prima di me e mi ha detto"Te lo dicevo io",di chi mi disegna come piú gli conviene o come piú gli aggrada,da chi pensa che io sia recuperabile,quando io penso di non dovere recuperare nulla.
E le gocce continuano a cadere in questa notte e quando una incontra un'altra si fonde con la medesima,perché non cerco la logica, che si fotta la logica.
Non cerco il perdono o qualsiasi altra cazzata di redenzione cristiana,non sono cristiano.Un ciclo di umanitá esageratamente lungo in mano di questa filosofia di merda, a cui si aggiungono centinaia di anni di inutile psicologia e psicoanalisi, dove si cerca di spiegare quale trauma "sicuramente" ho attraversato per usare la forchetta con la mano destra o perché cago da in piedi e non seduto.Non ho bisogno di sapere perché sono come sono, ne ho bisogno di tenere fede in nulla,tutto ció che ho fatto e faccio sono nella mia mente e hanno subito o ancora stanno subendo il mio giudizio.


Le gocce macchiate di presente sono quelle che riflettono un non passato, un non futuro, in effetti riflettono....

beh, riflettendo devo bere meno birra,perché quello che riflettono non é altro che sto pisciando da piú di 20 minuti contro questo muro in questa nottte di nebbia.

2 commenti:

  1. Mi ha ricordato una persona che conosco...

    E' scritto bene, non commento lo stato d'animo perchè meriterebbe una lunga chiacchierata e probabilmente ci troveremo in disaccordo, ma il confronto è bello quando si è diversi, altrimenti è na noia.

    Sta in forma nerì e abbi cura di te, dammned si....ma non troppo.

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  2. Anch'io sono destro ma uso la forchetta con la destra. Lo giuro.
    In quanto a cagare, purtroppo, sono molto irregolare ma questo non basta per considerarmi un dannato. Sono ancora peggio. Sono un dannato non dannato.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere