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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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giovedì 22 dicembre 2011

...quell'uomo che....


Il vecchio rientro' in casa un poco frastornato,
sicuramente infreddolito.
Si tolse il suo cappotto ,le scarpe ancora gocciolanti di umidita'.
Sentiva le voci dei bambini ,che giocavano nella sala,tiro' un sospiro profondo e apri¡ la porta.
I cuccioli corsero ad abbracciarlo e lui sorrise dimenticando per un attimo...




Nel pomeriggio aveva deciso di uscire,
tutto era pronto per la cena di Natale.
Solo quattro passi per sgranchirsi un po',come era solito fare. Era nei pressi del parco ,coperto alla vista del sentiero da una siepe. Immerso nei suoi pensieri protese il suo sguardo oltre e vide la figura di un uomo. Gli pareva famigliare,anche se non riusciva a mettere a fuoco chi potesse essere.
Giovane,sguardo sereno,fiero,con il sorrriso che gli rigava le labbra.
Doveva essere il figlio di qualcuno che conosceva,penso'.
Si .Assomigliava a qualcuno,assomigliava a molti, era confuso.
Mentre pensava a tutto questo,non si accorse che l'uomo si era mosso da dove era ed ora lo stava guardando.Non era piu' coperto dalla siepe.
Alzo' gli occhi,incontro' quelli di lui.Sbatte' ripetutamente le palpebre pensando di non vedere bene,non riusciva a decifrare il colore della pupilla degli occhi dell'uomo.
-Salve- disse il giovane guardandolo e avvicinandosi un po'.
-Salve-rispose il vecchio.
-Il sole ha baciato questa vigilia di natale,anche se fa molto freddo,non trova?-domando' l'uomo dal volto di tutti e di nessuno.
Il vecchio ora era perso nel pensare chi potesse essere e come usa, o meglio,come usava in queste zone gli chiese:
-Ma tu di chi sei figlio?-
L'uomo lo guardo' allargando gli angoli della bocca in un sorriso ,che pareva quasi una risata.
_Perche' questa domanda?-
Il vecchio, al quale gli anni avevano sciolto la timidezza e dato alla sfacciataggine una degna sepoltura,accentuo' la sua analisi,scorrendo la memoria,non trovando risposta.Pareva il figlio di tutti in questo momento,poteva essere anche uno dei suoi.
-Le domando questo,perche' il suo aspetto mi ricorda qualcuno,ma non riesco ad identificare chi. Sa gli anni hanno accecato un poco la mia memoria,ma piu' quella del passato recente ,che quella piu' antica.-
-Beh,facciamo cos¡-disse il giovane fissando i suoi occhi in quelli del vecchio e guardandolo quasi con fare di sfida,sorridendo,quasi un ghigno-Provi ad indovinare-
E di nuovo ripasso' tutta la sua memoria,avvicinandosi di piu' ,osservando bene i suoi lineamenti.Sembrava il figlio di Pietro,pero' non era sicuro.Poteva sembrare anche quello di Giacomo o di Antonio,pure quello di Renato.Osservandolo bene ora,vedeva somiglianza anche in suo figlio Andrea.
E il giovane ,fermo davanti a lui continuava a ostentare il suo ghigno,pero' non gli dava fastidio,aveva la sensazione di agio a stargli vicino.
Mentre rifletteva su questo si apri' un varco nella sua mente,nella sua memoria.
-Posso chiederle quanti anni ha?-
-Ma certo.Le potrei rispondere secoli,millenni,pero' penserebbe che mi sto burlando di lei.Vediamo di facilitare la cosa.45.-
Il vecchio rimase sbalordito,la stessa eta' del figlio Andrea,pero' ne dimostrava molti meno e il giovane scoppio' in una risata.
-Quindi anche tu sei nato in quell'anno,cioe' voglio dire quel famoso anno-
-Ehm..-rispose anche se pareva stesse scherzando,burlandosi di lui-si in quell'anno.Famoso?-
Ora era il vechio che sorrideva e si perse nei ricordi cominciando a raccontare:
-Si!Famoso.Fu un anno indimenticabile,quasi magico.Certo,nacque mio figlio Andrea.Pero' quello che lo rende eccezzionale e' l'armonia,le risate,i colori,la vita di quel'anno, oltre al fatto che sembrava quasi una stregoneria,quell'anno nacquero a poca distanza l'uno dall'altro solo maschi.Come in scala.-
-Ehhhh...._
-Il paese era vivo,eravamo tutti felici,c'era qualcosa nell'aria,nel vivere quotidiano,profumi e...beh,si stava propio bene.Ora che ricordo bene fu l'anno che arrivo' in paese un uomo..ehm..pffff...la mia memoria,ora non ricordo come si chiama-si fermo' un istante e penso' di essersi fatto prendere un po' troppo dai ricordi,ora l'uomo di cui non ricordava il nome gli pareva quello sorridente che aveva di fronte.
-Le donne....-lascio' la frase ssopesa un attimo mentre gli brillavano gli occhi.
-ehhhhh....le donne?- domando' il giovane.
Quasi si vergognava..quasi...
-Le donne cominciarono a uscire sole,quasi tutte le sere.Lo strano era come lo facevano.Ognuno di noi guardava la propia moglie mentre si vestiva,mentre si pettinava i capelli.Erano bellissime,la loro pelle profumata emanava odore di vita,le loro labbra erano invitanti,le falde delle gonne sembravano piu' corte e lasciavano trasparire la pelle delle loro gambe.I loro seni prosperosi spingevano nelle camicette,sembrava volessero uscire,liberarsi.-
arross¡ un poco.
-ehhhhh....-
-Le sentivi ridere tutte insieme,sembrava confabulassero,non erano mai state cosi' unite.
Le seguivi con lo sguardo mentre ancheggiavano per la via ed ognuno di noi,nel bar era orgoglioso della propia.Belle,come non lo erano mai state.-
-Ehhhhh...-
-Eppoi..-guardo' il giovane ,sorrise e alla fine si lancio'- beh,si e' un uomo anche lei.Poi quando tornavano a casa erano diverse.Cioe' erano sempre le stesse,pero'....-
-Che intende?-
-Saro' sincero.Mai ho fatto all'amore con mia moglie come in quell'anno e la stessa cosa la udii dagli amici.Erano fantasiose-arross¡di nuovo-come assatanate e tutto questo non e' che mi dispiacesse-guardo' l giovane uomo sorridendo,mentre gli luccicavano gli occhi.
-Era come se il corpo di mia moglie avesse avuto una nuova vita,una vita diversa e godevo di cose che mai mi sarei sognato di chiedere.-
-Ehhhh....lo credo.-
-Si lo creda!-mentre il vecchio sogghignava eccitato dai ricordi-Cos¡,questa nuova ondata di vita e di....insomma,porto' alla nascita di nuovi figli e come le ho detto prima,lo strano tutti maschi.Pero' l'incredibile e' che ci pareva si somigliassero tutti.Un po' come lei che,scusi se glie lo dico,assomiglia un po' a tutti i nostri figli.-
-Ehhh....ehehehe..-
Il vecchio non si accorse che stava vedendo il passato con i suoi occhi chiusi,pensava a una notte,quando la moglie rientro' a casa,quando si avvicino' a lui,sfidandolo con il suo corpo,quando ....
-...Quindi saluti tutti i miei fratelli....o....-
Mentre pensava queste parole si persero nel freddo.Si riprese dalla memoria.
-Quindi di chi e' figlio lei?-domando' aprendo gli occhi,domando' al vento,perche' era solo.Nessuna traccia del giovane.
-Bah che maleducato,se ne va senza nemmeno salutarmi.-


Ora era in casa,con i suoi nipoti,aspettando i suoi figli,generi,nuore per festegiare il Natale.
Arrivarono tutti o quasi.Si guardo' intorno,ne mancava uno.Andrea.Suono' il campanello.Era lui,rimase impietrito a guardarlo,osservava il suo volto che emergeva dalle braccia delle sorelle,delle nuore che lo stavano coccolando,baciando,lo avevano quasi assalito....eppure...qualche anno in piu' e...no lo stesso anno...scosse la testa...vide il volto della moglie ,le sorrise...
-Cara,ti ricordi come si chiamava quell'uomo che........


6 commenti:

  1. Sto sorridendo...Sei davvero bravo nero. Speravo non finisse mai questo tuo racconto.
    Un finale degno e carico di tanti significati. Forse un finale sempre aperto.
    Ti lascio qui i miei auguri.
    Tanta serenità a te.

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  2. il passato mi strugge e mi distrugge. Aspettando che qualcuno giri la clessidra...Auguri!

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  3. cosa dire...questa volta hai superato te stesso...e sei riuscito a farmi emozionare davvero mi si sono inumiditi gli occhi...bravo Poeta, davvero bravo...

    per augurarti tanta serenità e felicità in questo momento così magico, che serve per rinnovare quello che ti auguro duri per sempre...

    ti abbraccio...

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  4. I limiti sono traguardi da oltrepassare.

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  5. Smetter di camminar o guidar contromano , ambo i lati (tutti e quattro), è impossibile. Ci divertiamo troppo per poter smettere. Siamo noi e ci piace esserlo.
    Finisca come deve finire, quindi un brindisi anche per l'anno appena trascorso e che inizi con il lancio dell'albero di Natale, che si conficchi nel terreno lui e tutta la punta. Un abbraccio, fratello B.C., in ogni tuo angolo e figura geometrica!! Buona fine e buon inizio!!!

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere