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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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lunedì 24 ottobre 2011

Quattro passi..

Quattro passi sono niente se il passo è quello di un gigante,però passi così lunghi nascondono alla vista tutti i particolari del percorso.
Come rimanere incantato con le labbra sospese nel silenzio,graffiando la luce bassa
con il riflesso dei denti,mentre ti guardo e tu dormi.

Immagini appaiono ad ogni centimetro delle tue curve che tagliano di netto la penombra,in un pomeriggio che potrebbe sembrare lontano.
La prospettiva non si perde nel fondo e i quattro passi sono coperti dalla vista.

Seguo pigiando i tasti della tua carne,senza lasciare segni,senza indugiare in quelle voci ,che sembrano le mie,nel suono del vento,che spazza le foglie,solo per ammassarle da un lato:quei rami pieni di spine,che ancora graffiano,quel dolorelatente a cui no ci si abitua,ma ti accompagna ,amico.


Ti rigiri nel letto,suono di una pagina sfogliata che lisci con la tua mano stendendola su quella precedente.Un foglio bianco da imbrattare,da segnare di vita,gocce impetuose che si aggrappano alla pelle.
Un istante di silenzio di vento e le pareti cominciano a tremare.

Ho imparato a non lasciare spiragli e la fiamma della candela è ferma nel tempo.

Mi distendo sulla tua pelle,sorrido al profumo e al sapore delle parole che già sono scritte e quattro passi
ora sono un soffio di vento.








4 commenti:

  1. Io non ho mai suonato il pianoforte così però ghghgh....nerì la ricetta mi devi dare eh

    resta che sei un poeta maledetto :-)

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  2. I passi lunghi non servono, devono essere sufficientemente brevi da godersi tutto il paesaggio ma anche veloci per riuscire da godersi il più possibile in questa breve vita.
    A presto Nero, un abbraccio

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  3. Bello suonare pianoforti di carne.
    Bello scrivere su pagine di pelle.
    Sempre bello leggerti.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere