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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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mercoledì 2 marzo 2011

Saltellando qua e là nel mio percorso succede,
anche se non sembra,
che rallento.
Non guardo di sicuro l'unica fermata certa,
anche perchè ho "abbastanza molto ancora "da fare.
Normalmente io parlo molto,
fa parte di me,
del farmi conoscere,
nel non nascondere le mie migliaia di difetti,
che continuo a portarmi dietro.
Valigia non pesante,
facente parte del soggetto se medesimo in questione.
Mi ritrovo nel mio aspetto di dannato,
non l'ho dovuto sposare,
sono solo entrato nelle scelte che ho deciso
e non ne sono per nulla pentito,
non rinnego nulla.
La mia lingua è come setole di pennello,amo descrivere le emozioni e le sensazioni,
cerco di farlo ,seppure continua a rimanere difficile colorare immagini
con parole che spesso non sono bastanti,o che perlomeno non arrivano a soddisfare completamente quello che vorrei esprimere.
Però questo mio parlare,
non fa parte di un piano prestabilito,
come in tutto io improvviso,
lasciando che i riflessi dei particolari vissuti in determinati momenti,
diano voce al mio silenzio.
Questo incanta.
Quella lastra di nero dannato che riflette le luci.

E il mio percorso non si ferma,
il mio percorso non ha mete,
se non quella di conoscere,
di continuare a stupirmi.
Solo che mi accorgo che le parole che io chiamo silenzio,
alla fine non sono altro che questo.
Chi si ferma lungo il tragitto,
mi dipinge con colori acidi,
riflette solo il nero su di me.
Vestito che non rinnego,
vestito che mi si addice,
continuo a vestire solo me stesso.
Purtroppo nel percorso c'è chi perde le mie parole e vorrebbe far mie le sue.
Con questo non voglio dire che non commetto errori.
Li commetto eccome.
Però stringere il pugno per fermare il vento sembra impossibile..
in effetti da fermi è impossibile.
E quando questo succede si sfaldano quei castelli che si erano costruiti,
non importa siano di sabbia o di mattoni,
l'erosione della staticità,
dello scontato,
non fanno altro che erodere nel tempo qualcosa che sembrava certo.
E crollano tutti quei pensieri sul futuro,
che io non ho e non perchè lo rifuggo,
ma perchè non voglio perdermi il presente pensando a qualcosa che ancora non esiste.
E da li il mio non fermarmi inizia a fare partire tutte quelle frasi di rinfacciamento su un passato che era presente,
su un vissuto che era crescente.

Solo che io non rinnego il passato.
A volte mi chiedo se in quel passato ero da solo senza accorgermene.

Si respira aria buona quaggiù.
Amo quando mi mandate all'inferno.




4 commenti:

  1. Inquietante quell'occhio a sinistra eh...

    bel post, un abito nudo direi rivolto a chi ti conosce bene e a te stesso principalmente, quindi mi astengo da far altri commenti.

    Immaginando la vita come le stagioni, io preferisco la primavera, tu da inferno il caldo torrido estivo?

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  2. Per quelli come noi, continuare a stupirsi è una speranza frequentemente disillusa, però abbiamo dalla nostra un background d'anima che non ci fa smettere di vivere, ma al contrario, ci spinge a catturare ancora, tutto quello che incontriamo, facendolo nostro.
    Mi sembra una gran bella cosa, nessun difetto in questo.
    Non smettere di percorrere, è vivere.
    Certo... se magari, ogni tanto, cambiassimo detersivo...ehmmmm volevo dire diversivo....O_o.
    La lastra di nero dannato... attrae i curiosi... (e non i compatibili) ma quanti tra loro sono degni?

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  3. Un percorso non va mai fermato.
    E' semplicemente il proseguio di qualcosa già iniziato in passato.

    E il passato non va mai rinnegato.
    Si è vissuto.
    Pienamente o meno.
    Doloroso o meno.

    E' la sete di conoscenza che muove le anime.
    Non tutte lo riconosco.

    Facile far sue le altrui immagini,gli altrui pensieri.
    Triste è non averne di proprie.
    Ingannevole mascherarsi con quelle di altri.

    Vesti sempre e solo te stesso.
    Con le tue pieghe imperfette(difetti)
    Con le tue pieghe lineari (pregi)

    Il Futuro è ancora tutto da costruire. E' ancora da fare.

    Ma solo non rinnegando il passato e vivendo il presente con curiosità e meraviglia, ci si può stupire di un futuro

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  4. Bellissime parole che vengono dal profondo, dalla tua anima,spontanee, vere, intime e per questo mi astengo dal fare commenti...solo per dirti che il passato è dietro di noi, ma senza il quale non potremmo guardare al presente, sperando nel futuro, anche se può sembrare una frase fatta, ma è così,con il tempo l'ho imparato anch'io...Riesce a stupire la forza che il silenzio riesce a trasmettere...è per questo che rimango a guardare incantata...
    Un saluto per te da me e dalla bellissima Roma...

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere