È in quell'esatto momento, in cui tutto si tinge di blu, che cala il silenzio assordante e ci si sente sospesi a galleggiare tra pressanti emozioni, come gocce dense che colano verso il basso contornando le pieghe della pelle, che mettono a nudo la fragilità di pensieri, fino ad allora sconosciuti o forse solamente archiviati.
Tace quella lunga fila di formiche,mentre il canto dei grilli è in ascolto della propria voce e sciami di vespe solite a dispensare punture, che lasciano il segno, sembrano riposare .
Vibrano le foglie al vento, stringendo i loro lembi attorno ai rami per quietare la tormenta,unico spiraglio che le lascia frusciare.
E ogni immagine si specchia, in qualcosa di nuovo, che c'e' sempre stato, nascosto tra le fronde di ciò che si stenta a riconoscere, unito al desiderio di rimanerci attaccato.
Scorre la linfa tortuosa , sospirando il suono, quasi trattenuto, per essere rilasciato , per scandire quel silenzio in poche note di contorti pentagrammi.
Il brusio assordante di voci, che riempiva l'aula , si spense quando entrò il professore. Alzò lo sguardo per osservare velocemente i partecipanti alla lezione, questa accozzaglia di capelli sparsi , trucchi, piercing e colori, che aspettavano il suo pronunciare.Si sedette sul bordo della cattedra e così cominciò:
Ragazzi , oggi andremo a trattare di un movimento artistico , la cui ipotetica affermazione si conferma con la sua negazione.
Una specie di ribellione ai dogmi, ai modelli imposti, al senso comune , ai fallimenti, ai tagli e al prescindere , che avevano caraterizzato i movimenti e le ideologie precedenti, causando l'erigere di scudi, le cadute libere, le corse verso qualcosa di indefinito e senza sostanza.
Un disgregare dei modelli imposti,convenzionali,l'aprirsi alla fantasia e alla concezione di emotività, non come fragilità , ma solo come ricettacolo delle sensazioni e delle emozioni stesse e il suo sviluppo.Il placare la forza e il graffiare del pathos con la negazione dell'esistenza dello stesso.
Ê l'infiammarsi dell'anima , il suo diffondersi su ogni organo , che la rende appunto reumatica e da qui il nome di questo movimento artistico come Reumatico.
Bene. Se avete domande da fare, ponetele a voi stessi.
I maggiori esponenti di questo movimento, furono letterati, pittori e musicisti, che esibivano le loro opere in salotti, in camere da letto, in cucina, esponendo in mostre di rimostranze dimostrate a non mostrare ciò che in realtà si può sentire. Come non citare:
Alicia Emily Bronte.La sua tortuosità emotiva, che incartava su carta l'aggrovigliarsi della sua anima, delle sue paure, il perdersi nei labirinti delle proprie emozioni ,nella sua espressività fisica e metabolizzazzione silenziosa di ciò che sentiva a volte più grande di lei, a volte sconosciuto , altre naturalmente rigettato per autoproteggersi. Famosa la sua:
Io sono l'unica il cui destino
lingua non indaga, occhio non piange;
non ho mai causato un cupo pensiero,
né un sorriso di gioia, da quando sono nata.
Tra piaceri segreti e lacrime segrete,
questa mutevole vita mi è sfuggita,
dopo diciott'anni ancora così solitaria
come nel giorno della mia nascita.
E vi furono tempi che non posso nascondere,
tempi in cui tutto ciò era terribile,
quando la mia triste anima perse il suo orgoglio
e desiderò qualcuno che l'amasse.
Ma ciò apparteneva ai primi ardori
di sentimenti poi repressi dal dolore;
e sono morti da così lungo tempo
che stento a credere siano mai esistiti
Prima si dissolse la speranza giovanile,
poi svanì l'arcobaleno della fantasia;
infine l'esperienza mi insegnò che mai
crebbe in un cuore mortale la verità.
Era già amaro pensare che l'umanità
fosse insincera, sterile, servile;
ma peggio fu fidarmi della mia mente
e trovarvi la stessa corruzione.
o :
Pablo NerOne controverso scrittore della natura degli eventi, specchio di ossidiana di difficile penetrazione , traduttore del suono del silenzio, scultore del dolore su se stesso. Tra le sue opere più famose basti ricordare "Anche i grilli nel loro piccolo sognano di essere Beatles" o "Sui tetti tra le nuvole della cantina". Tra gli altri troviamo:
iRene Calcoli, con la sua metodica falsa matematica.Artista maliziosa,poliedrica,BETA tester di fama e di fame internazionale,scema al punto giusto e abile manipolatrice. Il suo corretto uso delle forbici lasciò a noi, spaccati delle sue opere più famose, come il romanzo "Ti puzza l'alito" o la tela che verrà esposta nel prossimo Expo di Milano intitolata "Se ti mordo non e' perchè mi ricordi, ma perchè devo andare" e la non meno nota statua del "Mestolo sulla testa". Come dimenticarsi di
Orengon, artista materiale dai colori indefiniti,dal tratto sicuro di se.Sviluppò le sue opere nei bassifondi umidi e grondanti,in continuo movimento sia fisico che mentale e totalmente incauto nell'esporre i suoi lavori,indifferente alle reazioni dell'ipotetico pubblico ci lasciò opere del calibro della tela "Cazzo guardi?" o "L'inferno mi calza a pennello". E per finire una coppia di artisti:
Mafalda Box e Michè Venus, artisti corporei del movimento, svilupparono molte idee e progetti, che però rimasero nella loro colazione privata,divagatori artistici e elastici, si persero nei loro studi approfonditi sulla natura umana e sino a tuttoggi , possiamo godere e ci mancherebbe,lo facciamo ,delle uniche due opere che ci hanno lasciato. Il romanzo breve "Muoviti!" e la scultura che si trova esposta su di un memoform nella loro casa.
"Ho di meglio da fare"
Drinnnnnnnnn,drinnnnnnnnnnnnnnnn.
Bene ragazzi la lezione per oggi è finita,chiaramente,