lunedì 9 settembre 2013
Ho vissuto per anni in una localitá di mare.
Amavo l'inverno,quando le spiagge erano vuote e la sabbia rimaneva umida a segnare le orme,mentre il vento tremava le ali dei gabbiani e la duna copriva la vista delle strutture.
L'acqua non sembra differente da quella dell'oceano ,dove vivo ora.É imponente,prepotente e non aspetta l'inverno per dominare con la sua presenza.
É permanente.
Il vento corre indisturbato .
Impone il silenzio.
Tutto é in secondo piano, i corpi dei bagnanti si muovono come rallentati,le loro voci sono afone.
É come se il sole bussasse alla porta per supplicare il permesso,mentre l'oceano volta continuamente pagina nel suo gioco prepotente di maree.
Dune fossili fanno da margine allo scenario,lasciando che il vento copra con le sue mani le vigne che si stendono verso l'interiore.
Mentre la palla rimbalza, presa a calci dal sorriso....
Rifletto nell'oceano il mio silenzio,che trasportato dal vento
ha risposto alle tue domande.
lunedì 2 settembre 2013
In effetti non mi ricordo,ne nemmeno mi impegno per farlo,da quanto tempo non bevo piú, raggiungendo l'eccesso.
É successo!
Sicuramente stordire il mio cervello mi ha aiutato a reprimere la mia rabbia e la mia intolleranza,tenendola a bada nella forma inerte e ebete in cui mi riducevo.
Non l'ho mai cerccato, come se ne é andato, cosí era venuto.
Il ricordo é solo quello delle lunghe notti insonni,mentre tutto girava e i frammenti della mia vita passavano confusi nella mia mente,disperdendosi ,sostituiti da altri che ti portavano lontano da ció da cui eri partito .
Come leggere un libro e ritrovarsi dopo poche pagine a domandarsi cosa si ha letto.
Cosí che la nebbia dell'alcol si é dissipata e nelle lunghe notti insonni i frammenti della mia vita tagliavano la mia mente.
Ho amato il loro suono in questo silenzio.
E tamburellando sul banco....
ho aperto gli occhi nel buio.
E sono vento.
We're never lost control,you are face to face with the man who sold the world.
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