Tradiscono le dita
tra un sospiro spento nel silenzio,
quel tocco sui fili sottili dei cascami,
come la tela di un baco,
che spurga lentamente sopra il gelso
il suo bozzolo avvolgente.
Si specchia nell'umido riflesso,
di gocce traboccanti dal piacere,
che colano sulle cosce,
intersecando il muovere di sensazioni
in una palla aggrovigliata
di fili di sottile tessuto.
Come la tela del ragno,
che nel sostenere tutto il peso della preda,
la blocca in una morsa
per divorarla.
E la fame continua a ledere lo stomaco,
lanciando fili,
come fossero lazi
per essere appagata.
Il loro vibrare nell'aria
non è altro che il tuo respiro,
che trema la tua pelle.
uahuuuuuuuu Nero, sei incandescente, come una lama affilata.
RispondiEliminaMMMM...ACUA,ACUA... CHE FA MOLTO CALDO DENTRO DI ME...BELLO MOLTO BELLO...
RispondiEliminaCÉ UNA CANZONE CON LA VERSIONE ANCHE IN ITALIANO NEL MIO BLOG,DI MECANO,DA CALDO ANCHE...JE..UN BACINO
Già sento aroma di rinascita, di voglia, voracità di vita...
RispondiEliminaPS: non avevo mai notato il testo di don omar angelito vuela...un abbraccio fratello :)
Wowowowowow!!!!
RispondiEliminaChe calor!!!!
E preda sia...
Ciao Oren .... buona giornata... uhmmmmmmmmm.... anzi sfavillante!!!
Bacioni
Eccitante nel tuo essere così sublime, soave, passionale. Qualsiasi cosa tocchi , spicca il volo verso l'infinito!
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