300

E con questo son 300,bisogna festeggiare Oren.
Un'amica mi ha detto più di una volta di non riuscire a trovare il margine tra la mia fantasia,i miei racconti e il mio reale.Non c'è nessuna linea che li divide,qua ci sono storie,desideri,sensazioni,attimi,ma sono tutti miei.Il mio specchio,Nero_Catrame e il suo amore,la sua coscienza,le sue carezze e Oren_Emartac la sua rabbia,la sua follia,tutto dentro la stessa persona,io.A volte forte,altre debole,aggrappato al dolore,al suo lato nero e al suo lato rosso.
"Cosa ci racconti Oren?"



Di come "el miedo se trasforma en amor".
Una stanza dall'alto soffitto,
una scala,
un parapetto,
un tappeto sul pavimento,
un letto che si muove,
una foto di un bambino.
I vestiti che cadono sull'assito
e con loro la paura e rimane solo il desiderio
tra il caldo bagnato delle tue gambe
la punta di una forbice che sfiora le pelli
e penetra nella carne.
A tremare non è più la paura
è l'onda dei sapori che si mischiano,
i forti profumi
tra le dita,
nelle mani,
dentro te.
Il sentirti gonfiare
nella rapace stretta di artigli
che è dolcezza del dolore.
Strappare i tuoi seni
come cogliere un fiore,
mordere le tue labbra
per succhiarne il piacere,
affondando me stesso in te
con rabbia e passione.

E con un cucchiaio raccogliere da noi
ogni parte di noi
e veder galleggiare come bolle impazzite
il dolore col piacere
Per vederle esplodere con un tocco di lingua,le
prime rimangono integre,le seconde chiedono ancora.
Sotto la doccia rimane il dolore.
Nulla da dire che non sappiamo già.