OREN EMATAC

Bello vedere i lampi che illuminano l'aria,seguiti dal boato del tuono,
sentirsi tremare nel suo suono,
lasciare che le gocce come lame affilate righino il tuo corpo,
come punte di pugnale ,lo pungano.
E godere dell'ellettricità dell'aria,
come un ciack di una rispresa.
Dannato.
"Una forza dlla natura..."
Non lo so,
ma so che ciò che tocco subisce la mia dannazione
e rimane come ora,
quell'odore di terra bagnata
che sale alle narici,
che non ti vuole lasciare.
Come l'orma di un lupo,
del suo pelo bagnato.

Delle mie mani sulla tua pelle,
che vorresti fermare.
Ma sono dannato.

Vorresti legare quelle mille parole,
quegli assordanti silenzi,
lo so lo dovrei fare,
so che fanno male.


Ma ora che Oren è tornato,
col suo ghigno turbante.
devo ristabilire l'equilibrio,
fargli vedere che ora il suo nero
è lucente.
Ma i lampi illuminano il nero del cielo
e solo lui riesce a volare.