He was nothing
Kept his body clean
He was nowhere
Killed the family name
Daddy was ashamed
He was nothing
Even in his youth
He was nowhere
The thief is born before your through
Must be more than you could chew
I've got nothing left to do
If you wait you wanted you
Oh ah yeah
Even in his youth
He was nothing
Kept his body clean
He was nowhere
Killed the family name
Daddy was ashamed
He was nothing
Even in his youth
He was nowhere
The thief is born before your through
Must be more than you could chew
I've got nothing left to do
If you know you wanted you
Oh oh yeah
I've got more of you through
This much more than you could do
If you leave before you need
I've got nothing left to see
Oh oh yeah
Even in his youth
Yeah, yeah
Proprio come in gioventù
Non era niente
Teneva il suo corpo pulito
Non andando da nessuna parte
Papà era vergognoso
Era qualcosa
Disonorava il nome della famiglia
Era qualcosa
Era nato per farti cantare vittoria
Non mi è rimasto niente per provarlo
Se muoio prima di alzarmi
Spero di non tornare uguale
Proprio come in gioventù
Non era niente
Teneva il suo corpo pulito
Non andando da nessuna parte
Papà era vergognoso
Non era niente
Disonorava il nome della famiglia
Non andando da nessuna parte
Era nato per farti cantare vittoria
Non mi è rimasto niente per provarlo
Se muoio prima di alzarmi
Spero di non tornare uguale
Era nato per farti cantare vittoria
Non mi è rimasto niente per provarlo
Se muoio prima di alzarmi
Spero di non tornare ancora
Proprio come in gioventù
Proprio come in gioventù, yeah yeah
Quando mi specchio tutto va bene.
Riconosco me stesso.
Nero è Oren.
Il problema è quando mi specchio in mio figlio.
E ritrovo in lui la mia ribellione,
il mio disadattamento nascente.
So cosa vuol dire.
So dove porta.
Non voglio.
Chi mi può capire stamane mi ha detto che devo fare in maniera che non arrivi ad amare il dolore,come noi,devo impedire gli eventi che portano a questo.
A essere irrascibile,ingestibile,irrequieto,irriverente,
indigesto.
La dannazione non è un peso,
per me che la vivo da una vita,
ma senzaltro non voglio che sia l'esempio,
la strada che mio figlio debba imboccare.
Essere disadattati,al di fuori di ogni schema,di ogni regola,
essere attratti quasi fobicamente dal dolore,
dai suoi riflessi nel buio,dalle sue urla nel silenzio.
Non ho preparato un letto per lui da questa parte della luna.
E quando lo guardo,quando lo ascolto,
quando passiamo le giornate insieme,
sento la sua dolcezza aggrapparsi a me
e tante volte mi vedo in lui.
E mi assalgono i ricordi,i pensieri.
Le follie,la fatica di dominare i miei demoni,
"di tenerli tra le mani e di soffiare sulle dita per farli svanire".
Questo sono io,la mia scelta,non deve essere la sua.
E allora devo vestire una maschera,
cercando la forza di farlo,
che già solo questo cozza con me stesso,
il rendermi conto della libertà che gli ho insegnato,
del rispetto,del capire,dell'ascoltare il propio cuore,
di non essere indifferente,
perchè al mondo non stiamo tutti bene.
Devo cancellare i miei occhi,quelli che lo guardano
si con amore,ma che specchiano la mia anima,i miei ideali.
E adesso in questo momento sto dominando la rabbia,
che fatico a tenere,ma che sarebbe devastante,
non creerebbe altro che un facile sentiero al suo percorso,
a salire con me in quella buia luna
che preclude lo sguardo dalla terra.
E devo rimanere sul bordo della luce ad impedirgli l'entrata,
per guardare il suo volo verso il sole.
Esortarlo,godere del riflesso della luce che accarezza le sue piume
Quante volte devo ancora morire?
Eppure devo farlo per rinascere con lui
e per lui in un raggio di sole.
Forse dovresti prenderti cura di quel piccolo uomo che è in te.
RispondiEliminaForse tuo figlio sa già che scarpe indossare per camminare e tu puoi imparare da lui in un continuo scambio sinergico.
Forse accettare la convivenza di oren e nero ti darebbe equilibrio.
Forse la brama della percezione estrema da forti vibrazioni ma anche sbatte giù contro al fondo....a volte bastano due bracciate per nuotare in un mare tranquillo.
Forse....
certamente oggi piove e questo è un dato di fatto ecco la differenza fra i forse e le certezze no?
concordo con Eli....
RispondiEliminatutti abbiamo un po' bisogno di prenderci cura di noi stessi.... nessuno può farlo per noi....
Quante volte dovrò morire per sentirmi ancora vivo...
RispondiEliminaNerì noi concordiamo....fa un po' te ;-) due contro uno t'arrendi? eheheh
RispondiEliminaPermetti che te lo dica? Penso che tu ti stia preoccupando troppo. Tuo figlio è altro da te. Completamente altro. Come tutti i figli sono tutt'altro dai propri genitori. I figli non sono sacchi da riempire con i propri timori e le proprie angoscie, perchè come si tenta di farlo ci si rende conto che quel sacco è già riempito di qualcos'altro, che è dotato di vita autonoma, un proprio carattere e una propria sensibilità originale... Semplicemente, prenditi cura di te stesso, perchè solo così potrai prenderti cura di tuo figlio nel migliore dei modi. Lascialo crescere, lascialo respirare, non riflettere in lui timori che sono soltanto tuoi... Anche se lui facesse esattamente le stesse cose che hai fatto tu, il risultato sarebbe comunque differente perchè lui è una persona diversa da te... Tu sei un buon padre, Nero... non hai bisogno di dimostrare che ami tuo figlio... lui lo sa già...
RispondiEliminaTutto quello che nasce dai noi stessi e come ci noi stessi ci spaventa ma al di fuori di ogni nostro sforzo le cose e le persone troveranno la propria strada comunque! Gli esempi servono fino ad uncerto punto, oltre c'è la vita con le sue avversità!
RispondiEliminaPs.Meravigliosi gli ultimi versi!
Bè....caro ....io sono daccordo con tutti gli altri......
RispondiEliminaTuo figlio ascolta il tuo cuore e tu non devi fingere, lui questo lo sente più forte di tutto il resto....devi guardare il sole e prevalicare ogni demone.....oggi, domani...dopodomani...prima o poi, i demoni si rassegneranno sconfitti ed andranno via....perchè accade che svaniscano.....il piacere che ti danno è solo l'abitudine con la loro convivenza.....e sai che posso comprendere.....io ne ho sconfitti tanti e parlo per cognizione di causa.....demoni di ogni genere......
e poi...non esiste dolore che provochi piacere davvero...il dolore è dolore e basta.....sei tu che scegli di fartelo piacere perchè non riesci a scrollarlo via...... hanno ragione gli altri..."amati di più, ciò che sei,ciò che hai, prenditi cura di te!!!!" è solo questo ciò che conta.
Un abbraccio.
...che dolce padre sei. I figli sentono oltre le parole, vedono oltre le maschere che vestiamo e il nostro sguardo a volte si sofferma troppo su ciò che sentiamo simile in loro e ci fa paura, li vorremmo diversi perchè temiamo non siano forti come noi ... e il nostro sguardo pesa... se gli hai insegnato a seguire il cuore,ad ascoltare, ad essere libero e al rispetto, amico mio, il tuo lavoro è grande...il tuo dono è GRANDE...
RispondiEliminat'immagino a chiaccherare con lui, a parlargli come fosse un piccolo uomo, è questo ciò che conta, le parole, sono l'unico legame con il loro mondo...lascia che sia, lascia che cresca, lascia che trovi il tempo per parlarti e sono certa che tu ci sarai con tutto il tuo passato per proteggerlo, con tutto il tuo amore per sorreggerlo, fidati di lui perchè,( sorrido con affetto) non ci può essere un altro come te, forse migliore !!! sorrido e t'abbraccio, anzi, vi abbraccio !!!
Comprendo quello che vuoi dire...vedi segnali già noti. Parlagli, e soprattutto assolvi prima te stesso. I disadattati sono altri!
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