Come sfogliare i petali di una margherita
come fossero lame,
che ad ogni tatto tagliano,
contornare la corolla,
col sangue che colora,
calma camomilla,
tremenda consigliera.
E l'istinto riassale feroce,
spranga le porte
non è vento di pace.
Non c'è rabbia.
Solo dolore,
ma non per piacere.
Quel filo reciso
che taglia la carne
e va sempre più a fondo.
Notti insonni,
senza mangiare
strappando alla carne
lacrime amare
che mischiano al sangue
il loro sapore.
grazie del tuo comento, se vuoi torna mi fa piacere
RispondiEliminaStrappando alla carne lacrime amare..ed il dolore di questa frase taglia piu'di tutto il resto. Un bacio Oren vorrei lasciarti bende medicamentose ma il dolore va'tirato fuori fino in fondo e la rabbia ancora di piu'.
RispondiElimina