expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

PECE

PECE
La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

ANOMALIE ARMONICHE
SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

venerdì 20 marzo 2009

Storie


E al suono di questa canzone,lasciando che le parole girino nei miei pensieri mi viene in mente una storia.Una storia lontana,di tanto tempo fa.

La storia di una ragazza ed un ragazzo,di due amanti nascosti che per svariati motivi non potevano fare diventare il loro amore storia.
Una storia di lettere,di follie,di arrampicate sui muri,di porte scardinate apparentemente conclusa in un atto di violenza verso la cocciutaggine di lui,impavido,ma incosciente.

Poi dopo un pò di anni un evento.Finalmente insieme,per poche ore,per un istante che avrebbe potuto segnare la loro vita.Un incontro d'amore,di sensazioni mai nascoste ma che solo alloralasciavano andare le loro catene.

Poi di nuovo silenzio.
Una porta sbattuta.
La vita continua per entrambi.Il mondo cambia,le cose cambiano.Nuove speranze,nuovi orizzonti.Con ancora nel cuore di entrambi quella porta non chiusa,che ogni tanto una sbirciatina allieta le loro malinconie.

Passano gli anni.
Che si fossero dimenticati uno dell'altro non era vero.
Nascono figli.

Poi un giorno una lettera.
Una confessione di lei,di ciò che quel giorno del loro incontro era successo,cosa aveva provocato e quello che era stato tarpato.Un respiro.Una vita.Una lettera mirata,un incitamento alla vendetta,una facile presa sul cuore di lui,sul suo carattere,sul suo orgoglio.
Una pugnalata che lei sapeva che faceva male e a sua insaputa ne godeva.

E fu vendetta.Inutile,stupida.Come mettere benzina in un' auto accenderla e lasciarla andare con la marcia inserita verso il nulla.

E poi,lui,come un cane che riporta il bastone in attesa della carezza del padrone.Un altro incontro.E in lei ancora il gusto di fare male,il veleno del suo cuore,del ssuo egoismo che si rigetta su di lui.
Ed è veleno vero.Mortale.

Lontano in un ospedale lotta tra il vivere eil morire,con lo stridente suono delle risate di lei,visioni di persone che non conosce ed una mano
che nel filo che lo separa dalla morte lo raggiunge e lo riporta in vita.



Ancora più lontano.Freddo del Mare del Nord.Tra le braccia dell'unica persona che sarebbe riuscita coi suoi silenzi a fargli incastrare tutti i tasselli al posto giusto.Una delle sue storie infinite.Allora l'unica.
E la rabbia sale lenta,invade mente,corpo.La sua razionalità si mischia all'istinto e diventa pericolo.Paura.
Era amore.Come si fa a pensare che nell'amore una persona possa godere nel male dell'altro?

Una notte,lui,entra come un fantasma nella casa di lei.
Mentre tutti dormono.
Marito,lei e due figli.
Silenzio.
Riesce a svegliarla e a condannarla alla paura eterna,perchè sarebbe potuto tornare in ogni momento,quando voleva e fare ciò che voleva.
Perchè la sua vita ora era in mano sua.

Ma passarono ancora gli anni e quello che era la rabbia piano piano diventò indifferenza e lo stomaco di lui bruciava ancora più per quello che aveva fatto che per ciò che aveva fatto lei,che comunque non aveva la possibilità di denunciare.

E nel cuore di lui,la porta si chiuse completamente.Ma lei questo non doveva saperlo.

5 commenti:

  1. L'amore si consuma sempre in due fiamme: la passione e la disperazione! E quale delle due che sia, è sempre un eterno struggersi nel corpo e nell'anima!

    RispondiElimina
  2. sono d'accordo con Roberta...

    queste storie sono tristi e dolci nello stesso tempo... poiché l'amore può ogni cosa e quando provoca questo sentimento è qualcosa di molto potente

    RispondiElimina
  3. Amore...
    nel cuore c’è solo questo...
    amore andato via...
    scappato...
    ormai un ricordo...
    ma allora perchè il cuore batte ancora forte?
    Dolce notte Nero bacioni

    RispondiElimina
  4. Gli amori impossibili hanno una sola colpa, un difetto di fabbrica: sono impossibili.
    Bruciano con la stessa intensità nel bene e nel male. Si nutrono di un distillato di lacrime, perle di passione, rabbia, amarezza e intensità. Vivono del loro essere impossibili, vivono di attimi, muoiono di attimi.
    Quando iniziamo a camminarci sopra, attraverso e alla fine ci finiamo sotto dovremmo solo farlo in modo consapevole. Consci del fatto che ci daranno tantissimo e leveranno altrettanto.
    Notte Nero

    RispondiElimina
  5. Che dolore è tutto questo. Quando un amore continua a tormentarti per tutto questo tempo, quando un'anima ha dato la sua vita, ancora un volta per gli altri.
    Che dolore nella distruzione che in quel momento placa la rabbia.
    Che dolore nel riaprire gli occhi e scoprire di essere stato fra la vita e la morte, di non essere morto.
    E quale è la cosa migliore? Continuare a vivere? Per cosa? Per la vendetta?
    Tenere dentro di se quello che eternamente sarà il nostro dolore, il danno eterno, la chiave senza la toppa.

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere