Wolf Like Me

Ancora mi stupisce questo provare le sensazioni a distanza,eppure è realtà.E mi piacciamo.Proprio mentre Nero stava sentendo la sua rabbia esplodere un semplice messaggio è riuscito a placarlo.
Una carezza,il rispetto e di nuovo la pace.Non è mai stato così,fino a poco tempo fa la rabbia sarebbe uscita,avrebbe devastato ,sarebbe andata oltre nella sua folle corsa,fino alla meta.Ma ora è pace.

Allora è la fantasia che corre volando e volteggiando per essere catturata dall'acchiappasogni.E sono in cucina,o meglio siamo in cucina.Sul banco un pezzo di filetto di manzo fresco ancora sudorante sangue.Tu seduta sul banco di fronte,sorridendo e guardandomi nell'affilare il coltello,nel vedere la sua punta che mi solca la fronte scendendo sul naso per giungere tra le labbra,dove la mia lingua saggia il filo.Le tue labbra tra i tuoi denti,che mordono al gesto.
E la lama taglia delicata asportando il cordone,snervando completamente la carne,non mollo gli occhi da te,il coltello viaggia da solo incurante dei piccoli tagli alle mani.
Incido il filetto a metà per la sua lunghezza ,mentre tu sei già alle mie spalle e sento il tuo respiro caldo sul collo.Sai che la rabbia di Nero diventa sfida,e pulsa tra le mie dita,ma ora sorrido,non c'è più odio nei miei occhi.

Tutto diventa gioco.

Io contro di te.

Trasormo le due parti del filetto in bocconcini mentre il mio sangue si mischia a quello della carne morta.Le tue mani sono sui mie fianchi e il tuo seno preme sulla mia schiena.Giro il capo,cerco le tue labbra e lama parte a trinciare di punta la carne.Il sussulto del mio corpo si unisce al tuo.E le tue mani si allungano,cercano di afferrare.

E la lama continua impazzita,finchè la carne non è che un trito grossolano che macchia l'asse del suo sangue e del mio.Prendo la tua mano,la distolgo dal suo interesse e infilo le tue dita con le mie nella tartara.Mi giro.Porto le mie dita alla tua bocca e tu le tue alle mia.Labbra,denti,lingua puliscono,succhiano,mordono,mentre il respiro che esce dal naso accarezza le nocche e si fa intenso.E le labbra si uniscono in un bacio.Scambiandosi sapori e carne e le mani cominciano a correre sui nostri corpi.E la lama del coltello si infila sotto le stoffe e ,come ha fatto per il cordone del filetto, leggermente le lacera.Il freddo acciaio accarezza la pelle,la sua punta scompare tra le pieghe rigando,scendendo.
Sino là dove è bollente e dove le gocce di sangue si mischiano col tuo miele.Corpi tremanti di piacere,lenti nei loro movimenti in pericolo,Le tue unghie piantate nella mia schiena,il coltello cade.la lama suona.

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