I lacci stretti ai polsi,bendato dopo aver scorto i vasi dell'olio.
Ora è buio.Percepisco rumori,annuso l'aria tirando le mie braccia e lasciando che il cuoio entri nella mia carne.
Sento l'odore uscire da quei vasi,sento le tue mani giocare col mio petto nudo.
Seduta sui miei jeans.
Mi sfiori,
mi graffi,sento le tue mani scorrere
e il tuo corpo premere
mentre i tuoi capelli solleticano la mia pelle
e la musica ritma i tuoi movimenti.
Calore.
Labbra.
Alzo il mento al tocco sulle mie orechhie,
ai tuoi denti sul collo,
il respiro esce affannato dalle mie nari
mi mordo le labbra.
Poi una lama libera i miei polsi.
Rimango bendato.
Ti cerco.
Seguo il tuo profumo sbattendo nella stanza.
Sulle scale,
le mie mani ti cercano,
sento che ti sposti,
il tuo profumo ti segue
e io lui.
Ti tocco.
Afferro un tuo braccio,
sento la lama appoggiarmi sul petto,
la sfido.
Spingo.
Le tue labbra sulle mie.
Fuggi.
Ti ritrovo,
il tuo profumo sul mio viso.
Caldo.
Accoglie umido.
Ora la lama è al mio mento.
Inchiodato alla parete.
Slacci i miei jeans.
Labbra.
Capelli.
Sfido ancora il coltello,
lo ritrai,
cade ,
cade la benda,
cade
l'attesa
e.....
ancora......
Hai sempre espressioni di massimo delirio e sensualità.
RispondiEliminaE' tutto un crescere, aumentare, desiderarsi.
Spesso non c'è culmine, ma a volte non serve.
Magnifico è il gioco e l'attesa ...
es fantastico quello che escrive mi piace molto,meglio tarde che mai baci tvb
RispondiEliminaçSilvia se passi da qua sappi che è successo qualcosa al tuo blog,non si riesce a commentare.
RispondiEliminaIn un vortice caldo si rincorrono i sensi,i corpi fino ad arrendersi uno all'altra. Un bacio Nero.
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