Un'immagine.
Annaspo nel cassetto.
Sposto ciò che copre una scatola di legno.
Piatta.
La appoggio sul comodino.
La apro.
Dentro pennelli e tubetti di colori arricciati su se stessi.
L'istinto,il dolore mi fanno tendere la mano verso il nero,già immagino i pennelli tracciare segni sui vetri fino a coprire la luce,rivestire le lampadine di un sottile strato che le cancelli,dipingere il mio corpo nudo e con il piccolo pennello dalle setole fini,spargere la tempera scura sul bianco dei miei occhi.
Ma questo non è quello che ti avevo promesso.
Come onorare la morte se non dandoti vita.
L'ultima volta che ci siamo sentiti ti avevo parlato di Lei e tu ne eri contenta.Perchè amare è sempre sognare il bene dell'altro.E tu mi hai detto così.Falla sognare come tu sai fare.
E allora poso il tubetto del nero e strizzo sulla tavolozza i colori e le anime si fondono con loro e le setole ne raccolgono l'essenza e riempiono l'aria di favole,di dolci pensieri,di teneri baci e calorosi abbracci,di coscienza,di sentire il bisgno di essere stretti in una morsa,di continuare a sentire le scapole che poggiano una sull'altra e le spalle si sfiorano e le parole danno sorrisi e il dolore ci unisce,come sempre,a volte un passo avanti,altre un passo indietro.Per noi non è difficile capire,comprenderci,lo abbiamo sempre fatto,anche se adesso sembra una riscoperta il "cosa lo dico a fare",il sapere che ci siamo sempre stati,che non siamo mai andati via,che abbiamo bisogno di sapere di noi.
E basta una parola,un silenzio leggero del tocco di una corda di un'arpa,il sapere che ci stiamo pensando e tutto da forza,per superare il dolore."Come solo noi,per come siamo fatti, possiamo capire",poco conta ciò che pensano gli altri.Un difficile cambiamento di rotta dovuto a se stessi,un lutto,e tanti pensieri,ora nuovi.
E come amo pensare,quando una persona muore,la ritrovo negli alberi,nelle sue radici profonde nel cuore,nell'abbracciare l'aria coi rami,nello spuntare di foglie ad ogni pensiero a lei rivolto,nel darecon l'ossigeno la vita,nel tenerla con se la notte,nello slanciarsi verso il cielo.
Il quadro rinasce
ed è ancora Rosso su Nero.
...stai onorando la tua promessa...sei una persona meravigliosa..
RispondiEliminaChi ci ama non ci lascia mai...a volte ne avverto la presenza intorno a me. Io credo però che loro vogliano vederci vivere sereni. Lo dico a te, ma è come se lo dicessi a te...lasciamoli andare e andiamo avanti. E' difficile...tanto.
RispondiEliminaVedrai...
RispondiEliminatornerà la luce...
la stessa dove riposano
i tuoi ricordi....
che adesso scalano
un passato che dipingi...
accogli e ritrovi.
Vedrai....
Anche questa volta il tuo poetare incalza tematiche romantiche, un pò scure, ma sempre profondamente romantiche; forse in fondo invidio il tuo cuore sempre in palpitazione...
RispondiEliminaoggi anche la colonna sonora rientra nei miei gusti...
RispondiEliminabuon giovedì
Perbacco!!! Anche la telepatia... hehehehe
RispondiEliminaNei ricordi può esserci oscurità tu non lo sai ma nel tuo cuore è già luce...
Ciao Oren ti lascio una giornata serena accompagnata da un grande bacio
Come sempre sei suggestivo, emozionante.
RispondiEliminaE' bello leggerti,sai?
BuonaGiornata
I momenti più tristi nella vita sono inevitabili... Ma rimangono sempre i ricordi... l'unico paradiso dal quale non si può mai essere cacciati...
RispondiEliminaP.S.= Adoro quella canzone... L'ho utilizzata anche per fare un video...!!
una degna colonna sonora. musica di altissimo livello
RispondiEliminaUna tavolozza con su colori..cade l'occhio sul nero segna tracce il pennello onorando la morte disegna per creare vita..il nero scorre sotto al pennello..curva,tratteggia,sbaffa,delirio puro deliro di sete e morte,e vita e disperazione..sudore sulla fronte il pittore asciuga con la manica intrisa di colori..
RispondiEliminail nero si trascina dietro scie di altri colori giallo,verde,rosso,blu..la tela diviene magicamente viva..e nascono colri dalla somma di altri e da 5 che erano diventano sei,sette dieci..Un quadro e'nato e un'anima se ne e'impossessata vive il quadro che era nato solo dal nero della disperazione..ora e'vita vita esplosiva di colori,di caos di tratti incompresi altri ben delineati ma e' Vita Oren Vita.
Ti abbraccio forte forte.
Notte...:)
RispondiEliminaP.S.
Per armonia intendo uno sguardo che parla, un sorriso accennato...delle mani che portano calore. E poi...la bellezza è negli occhi di ci guarda con gli occhi dell'amore o del bene più profondo.