OREN EMATAC

Giornata strana oggi,ma non voglio parlarne prima di....





Riguardo al suo ultimo paragrafo avevo promesso,ora non parlo più.Spengo la luce.Posso essere ovunque.
Oren.
Pensieri si accavallano e scorrono paralleli,
che meraviglia si è aperta ai miei occhi oggi.
I grilli stanotte tacciono e sento saltellare le parole che riascolto
che si ripetono come un dolce refrain nella mia mente.
Si attorcigliano come fili in una spirale che continua il suo percorso.
Come avvolta in un petalo a cui dona bellezza,come l'esplosione di ognuno di quei tre puntini.
"Sai cosa desidero"
E le sensazioni si mischiano tra loro,le corde ai polsi tirano incidendo la pelle e al desiderio si mischia la rabbia che vedi crescere tra le tue labbra,che il tuo desiderio scioglie per venire investita dalla sua potenza.
E ancora a battere banco,a pasteggiare di te,con la tua essenza tra le dita,che riempie la mia bocca e la mia la tua.
E giocare con le falangi su due uova,tra un pezzo di formaggio di capra ,qualche acciuga la consapevolezza che solo noi possiamo.
"Già.Solo noi"
La sabbia segue il vento che la trasporta,non fa che coprire le nostre spalle unite,copre i nostri corpi,scrollandola di dosso,non perde la nostra forma,rimane sulla stessa linea,sulla stessa sponda della duna.