Bussano alla porta.
Tutto qua dentro sta volando,sfasciandosi contro le pareti.
Apro.
Tu.
Sei venuta per la mia rabbia.
Per sentirla sulla tua pelle,sai che non è per te ,
non potrà esserlo mai.
Ti tiro dentro.
La porta sbatte alle tue spalle.
Le labbra si cercano.
Si mordono.
Mi strappi i vestiti.
Io strappo i tuoi.
Ti prendo le mani.
Strette nella mia.
Occhi negli occhi.
Mentre l'altra mano gioca con te.
Strappa il tuo piacere.
Era questo che volevi da me.
La mia rabbia.
I miei denti sul tuo collo.
Che divorano i tuoi seni.
"Zitto!Non parlare!"
Ma sei mia,
lo è ogni tuo lembo di carne
che la mia mano riga,
con le unghie spezzate dai denti.
Ti spingo sul tavolo.
Ancora bloccata da me.
Mangio,
mordo,
lecco.
Allargi le tue gambe alla mia testa.
E......
Mi preghi" non fermarti!"
No.
Ancora la rabbia danza su di te,
il bisogno della tua anima,
del tuo corpo,
della tua essenza,
del tuo sapore,
del tuo odore.
"Non fermarti!"
E ancora,
gemiti,voglia di urlare,.
Ci sfiniamo.
Ora tra le nostre braccia
è pace.
a me bussano alla mia porta solo per consegnarmi nervoso...eheheh...
RispondiElimina(perdona la mia stupidagine)
cmq tove sempre molto forti le immagini e le parole...sono molto evocative...:)
Ti auguro una buona giornata!
Ho risolto l'inghippo del nome hombre nulla di grave dai..
RispondiEliminaUn bacio :)
Oren....
RispondiEliminaSei incredibile!!!!
Devi scrivere e pubblicare!!!!!!!!!
Io sarei una tua grande lettrice!!!
Sul contenuto "inside" del post...
lo tengo "inside"
sai che penso!
un bacio.