Mettiamo che..
c'è un sentiero che si snoda nel bosco tra tappeti di foglie cadute,
si allunga all'orrizzonte vago del mare su frantumate conchiglie
e i suoni si fondono tra l'onda e il ciarlare di uccelli,
mentre il vento soffia costante fischiando tra i rami,
riempiendo vele di nuvole che navigano veloci sul pelo dell'acqua.
Mettiamo che...
le pareti son nere e lo sfondo già buio,
deve le stelle nascondono il loro volto al bagliore di luna,
dove la vista si allunga sui riflessi,
perdendosi tra le setole di pennelli,
che le unghie sollevano dalla crosta.
Mettiamo che...
la pace regna sovrana nel gioco dei sensi,
sfiorando gli elementi della natura,
nascosta dalla facciata stampata della luna,
dove gli occhi si socchiudono delineando contorni che eccitano,
dove il suono si immerge nelle onde,
che trasportano note di pesci muti,
dove scorrono immagini di piume che fendono l'aria,
dove regna l'emozione.
Mettiamo che...
la musica della natura ci invada,
ma sia solo il silenzio ritmato dal pulsare del sangue,
dal battito del cuore
e come in un orchestra che non ha direttore,
si possa distinguere il frusciare di foglie,
il fendere l'aria di ali di gabbiani,
il passo tribale di lunghe file di formiche,
il sordo rumore di chele che battono il vento.....
Mettiamo che...
ogni passo è sempre all'inizio del sentiero del bosco,
che si allunga oltre l'orizzonte del mare,
in questo buio fatto di tracce di luci,
in questo silenzio fatto di brandelli di suono,
nudi,
con le bocche socchiuse dallo stupore,
guardando in alto la cima della montagna
e sorridendo al sasso che si tiene in mano,
che si stringe per assorbirne l'essenza,
che salta sul pelo dell'acqua ,
riflettendo la sua scia tra i cerchi dei suoi tuffi.
Mettiamo che...
con lo sguardo che affonda negli occhi,
riesco a vedermi,
riesco a vederti,
che se appoggi le dita sulle mie labbra riesci a sentire le mie parole,
che stringendo i tuoi polsi mi sento pulsare nelle tue vene
e l'aria è pregna del nostro odore
e mentre mi mordi puoi sentire il tuo sapore.
Mettiamo che...
questo è il nostro mondo
e galleggia come un nucleo in mezzo agli altri
e ci muoviamo come belve,
affamati di ogni Noi.
E là dove le unghie sono pronte per marchiare,
gli artigli sono pronti per proteggere,
come lame d'acciaio riflettono la nostra serenità,
sul filo tagliente della cruda realtà.
Crudo non è crudele...
Puro fa paura..
Mettiamo che...
siamo sempre all'inizio del sentiero del bosco,
che si snoda oltre l'orizzonte del mare
e nel silenzio le radici si aggrappano alla terra,
bagnata dal vento,
scaldata dall'acqua,
su cui soffia il calore del fuoco.
Mettiamo che..
RispondiEliminasiamo vissuti fino ad ora per ritrovarci,
passando per strade, sentieri,mari e fiumi
Mettiamo che..
siamo due sospiri distinti ma fusi in un unico respiro
scaldato da lingue di fiamme che danzano alla luce della luna
Mettiamo che..
siamo passi di felini su foglie d'acero
là dove le unghie son pronte a marchiare,
gli artigli a proteggere
Dove occhi si specchiano riflettendo luci ambrate
Colme di passione
di possesso.
Di Noi
Mettiamo che hai scritto una cosa bellissima.
RispondiEliminaChe quando la leggo sembra di rubare il vestito di qualcuno, cmq chiunque sia la tua musa, ti sa far vibrare molto bene.
Bell'opera.
Mettiamo...
RispondiEliminaanche che...
Sei un poeta che concede le sue lodi e la sua anima ad un web che non è all'altezza...
Mettiamo che... tra mare, sentieri e boschi, oltre luna, quando approdo qui, sono e sto esattamente come sono e sto a casa mia...
Mettiamo che, non ci fossero tutti i mettiamo che... che hai elencato...
Immagina...
Sarebbe vivere...semplicemente, fluendo sulla scia del destino...
Perchè i mettiamo che... sono parenti dei "se"... e con i "se" non ha mai vissuto nessuno e non si è fatta la storia!
Ciao poeta D.O.C.
BY
D.S.I.
Il silenzio della natura è la miglior musica!
RispondiEliminabuona settimana, un fortissimo abbraccio