Li guardo attaccarsi alla mia pelle,alla stoffa,il suono del loro atterraggio è dolce.
Non sento freddo,non sento nulla,solo il mio pensiero.
Nudo cerco ancora di spogliarmi della mia pelle,voglio arrivare dentro di me.
Varcare i confini del mio bosco,i limiti della mia esistenza,la ragione della coscenza,gli ingranaggi della mia mente.
Voglio raggiungere il mio Tormento,seguendo il suo profumo,quello che mi ha lasciato stanotte sulla pelle,dentro le mie narici,sulla punta delle dita,su ogni centimetro del mio corpo.
La mia lingua ha ancora il suo sapore,il morbido tocco del suo collo,la consistenza intrigante dei suoi capelli.
La sento aggrappata a me da dentro,che si nutre dei miei pensieri,delle mie malinconie,dei miei demoni,del mio corpo.
Eppure .. ...
Come è reale questo tormento e pensare che la cerco dentro di me mentre sono dentro di lei.
Eppure la caccia continua.......
...insaziabile...
RispondiEliminaoriginale questa parole ,sei veramente .un poeta .
RispondiEliminaCome è reale questo tormento e pensare che lo cerco dentro di me mentre sono dentro di lui.
RispondiEliminapor un besos de tu boca yo daria lo que fuera por un beso tuyo . anque solo uno fueras.
RispondiEliminain altri si può trivare il vero se stesso.......
RispondiEliminail problema si pone quando la caccia sarà terminata...meglio essa duri a lungo,meglio che il desiderio di lei rimanga impagato perchè solo cosi ci saranno nuovi stimoli ogni volta.
RispondiEliminacapolavoro questa poesia, sei veramente bravo..
RispondiEliminail ruolo del cacciatore è più doloroso di un paio di punitive shoes...
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