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PECE

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ANOMALIE ARMONICHE

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venerdì 30 gennaio 2009

Io Voglio che parte del mio Destino finisca sulla tua Pelle

Nel silenzio di tre puntini,con un mondo intorno,viaggiano parole,pensieri,desideri.Un tocco. l'affinità che ci lega,la spontaneità di ogni cosa,senza bisogno di chiedere,di sperare,di temere e le parole escono a completare ciò che dici e i pensieri si ritrovano su di una stessa linea e i sogni si trasormano nella realtà di ciò che avviene.


Ancora un tocco e ciò che non si è mai detto,che si è sempre tenuto nascosto trova sfogo nella reale comprensione,nel sentirsi liberi di raccontarsi,di confessare i propri desideri senza essere giudicati.E trovano sfogo le continue risate,le lacrime di dolori passati,la voglia di condividere ogni piccolo passo,per capirsi,per crescere e per rendersi conto di ciò che ci ha guidato fino a quuel patto.Fiducia.


E poi ancora un altro e Un laberinto sin salida donde el miedo se convierte en amor.Allora ci si lascia andare completamente e si entra una dentro l'altro,senza più timori,ma una continua scoperta quotidiana di qualcosa,che cresce,che stupisce nella sua scorrevolezza,fluida come quella del sangue da bere alla fonte.E a quel punto il tocco si fa forte,diventa caldo ed accogliente,si rincorre tra follia e razionalità,nella consapevolezza del rispetto.Nascono progetti mai provati,nasce l'aspettativa che si credeva di avere perduto eppure come per magia sarà( ).
E si sta bene."E' tutto meraviglioso,lecito,tranquillo."Si sta bene nelle mani di uno e dell'altro,negli occhi,nelle parole,nei discorsi.E la presenza diventa respiro di vita e nasce la smania,ma in una serenità innata,non forzata da nulla che permane e trova forza rinnovabile in ogni istante.Cresce dentro i desideri più semplici,i piccoli gesti quotidiani di due anime dannate che finalmente hanno qualcuno sulla stessa sponda.E insieme si gioca uno contro l'altro e insieme si affronta il resto.Condivisione totale di ogni respiro,comprensione di ogni pensiero.
Come il tocco dell'acqua che scioglie soave il nero esterno,quello scudo che tutto aveva precluso,scivolando sulle cicatrici senza farle bruciare.E insieme alla smania di un tocco,nasce la nostalgia del bisogno di farlo,la lontananza si avvicina,attratti come calamite all'unione,ad un semplice bacio volteggiando nell'aria e perdendo la cognixione dl tempo che sembra sogno,ma è reale.

E diventa "Io voglio che parte del mio Destino finisca sulla tua pelle"

Io voglio.

Sarà( )

Touch me

4 commenti:

  1. E a volte mi fermo a riflettere, ma solo a volte.
    Sento scorrere la vita nelle mani e sorrido. Sorrido perchè ancora posso, ancora posso sentirla, ancora posso seguirla.
    E sono serena e trovo la forza di andare avanti, di non fermarmi e di trascinare con me il mondo, se fosse necessario.

    Vivere è toccare, sentire, emozionarsi. E Fermasi solo per assaporare il piatto migliore della giornata, per poi ripartire nuovamente

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  2. Complimenti, bellissimo il tuo blog!

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  3. ...quasi, mi sembra un'intrusione, un voyeurismo senza peccato...vi trovo così simili, specchi che si specchiano...ed io e le mie maniere...!!! Mi piacciono le vostre eco che si rincorrono sugli sfondi neri, musica rituale, amplesso senza fine....wow

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere