Non ho capito perchè devo ripararmi la testa,quando è il mare che gocciola e la pioggia non fa che raccogliere l'acqua.
Quando tutto scivola sulla mia pelle e le onde della pozzanghera ai miei piedi non fanno che riflettere quello che rimane aggrappato a me,al mio corpo,quello che mi penetra l'anima,indelebile e non si deterge.
Penetra i suoi dolci artigli nel sangue,ne fa parte.
Dovrei fare stare tutta la mia vita in 25 kg. e non sarebbero altro che robe inutili,deteriorabili,che si disperdono col tempo e la scelta tra il mio ghigno e miei sbuffi di vento riempie questo sacco senza vita.
Indeciso se portarmi dietro Nero o Oren,ssssssssst zitti voi e i vostri mille aspetti,vengo quasi tentato di volgere il mio sguardo dietro la mia schiena,ma poi l'occhio mi cade sull'ago della bilancia che segna solo 600 grammi e piano piano si riduce ai 300,quanto pesa la mia anima,con tutti i suoi difetti,cicatrici,follie e sorride a quell'asfalto,putrido letto di nero catrame che mi ha portato fin qua.
Striscio la pianta dei miei piedi e scalzo mi incammino verso l'orizzonte tenendo per mano la mia vita.
Non chiedermi perchè, ma mi si è formata in testa l'immagine di te che prendi scalzo la metropolitana.
RispondiEliminaSi striscia come zombi l'uno accanto all'altro, senza pieni d'anima, o vuoti da riempire.
RispondiEliminaNeri di scivoloso catrame a volte anneghiamo il mare.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ajSWEKSQe6w
RispondiEliminaSempre!
Se davvero dovessimo pesare le cose utili...si ridurrebbe, forse a 20 grammi...
RispondiEliminaaria