soffiando sull'erba di un giardino di cemento.
Spilli negli occhi,
che accecano il buio squarciandolo,
coriandoli di colore,
che tracciano tinte sui fori di origami,
fluttuanti nel vento.
Ringhio,
sottile lama che ferma il tempo,
tra parole di lingua sconosciuta.
Il vento si placa
e rimbomba una risata irriverente.
Code lontane di un vento che fu.
Spilli negli occhi che accecano il buio...
RispondiEliminaHai provato con un buon collirio?
Rimbomba una risata irriverente..
(chiedo scusa per questo commento!)
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Tesò, mi è presa così!
Perdonami.
Per quanto mani possano portare spilli
RispondiEliminaPer quanto mani possano squarciare il buio
Per quanto ancora e ancora e ancora...
Il Vento placherà e spazzerà ogni intralcio
Il Ringhio allontanerà ogni disturbo
L'Abbraccio si fonderà e cementerà sempre più
Ridono i vecchi patriarchi
RispondiEliminanelle loro nere vesti imponenti
là, in quell'angolo buio.
Squarciare il buio, per poi rendersi conto che la luce era così abbagliante che non si vedeva nulla ugualmente.
RispondiEliminaBuon fine settimana, a presto, un abbraccio