martedì 23 febbraio 2010
I'm the fly in your soup
I'm the pebble in your shoe
I'm the pea beneath your bed
I'm a bump on every head
I'm the peel on which you slip
I'm a pin in every hip
I'm the thorn in your side
Makes you wriggle and writhe
Mi han colorato Nero,
cercando così di nascondermi,
dietro un diabolico manto,
l'ho scelto,
l'ho fatto mio
e calzava a pennello,
trasportando lungo le fughe dei muri
il colare dei calcinacci mischiato al sangue,
la rabbia che affondava nell'asfalto che non si fermava tracciandovi strie continue.
And it's so easy when you're evil
This is the life, you see
The Devil tips his hat to me
I do it all because I'm evil
And I do it all for free
Your tears are all the pay I'll ever need
Mi hanno detto che son Nero,
pessimista,
che il mio buio mi fa vedere lo sporco del mondo ,
che non voglio accettarlo,
nascondendomelo agli occhi.
A me,
che il marcio l'ho tenuto in tasca,
chiuso dentro file di floppy disk,
steso sul catrame sanguinante,
scritto con la menzogna sopra documenti clericali,
per farne vanto di potere del silenzio.
Difficile non riconoscere un odore così forte,
voler cancellare la consapevolezza che non si cambia,
sperando nella venuta di un messia,
che non è mai esistito,
se il messia si figura in un essere umano.
While there's children to make sad
While there's candy to be had
while there's pockets left to pick
While there's grannies left to trip down the stairs
I'll be there, I'll be waiting 'round the corner
It's a game. I'm glad I'm in it
'Cause there's one born every minute
Il fatto che noi non siamo " buoni",
non vuole dire che siamo cattivi,
solo perchè la verità ha lame a volte sottili,
altre riescono a provocare squarci,
che sanguinano lacrime di assenza,
assenza alla realtà,
assenza alla vita,
assenza a se stessi.
E diventa inutile criticare il piacere di stare soli,
per non mischiarsi ad un mondo che non riconosci
e non ti capisce,
quando in realtà noi lo capiamo perfettamente,
dandogli le giuste opportunità di giustificarsi,
ma non siamo giudici,
se non ci viene chiesto
e quando è così,
la compassione che in noi è inesistente,
perchè la rifiutiamo anche verso noi stessi,
allora fende lame,
fende quel Nero,
quella tinta scura con cui siamo stati etichettati,
marchiati.
L'inferno non è un Luna Park
e nemmeno il luogo dei sogni proibiti,
ma è solo lo specchio delle nostre imperfezioni,
quelle che riconosciamo,
quelle che ho visto negli occhi dei miei spettri,
quando finalmente mi sono fermato
e ho lasciato che mi raggiungessero,
per girarmi a loro e capire.
Capire quale imperfezioni non erano tali,
quali andavano cambiate,
migliorate,annientate.
E le cicatrici sopra al mio corpo ne portano la testimonianza,
che stride agli squarci dell'anima,
che si specchia al buio delineando solo i contorni,
di un'essenza in continua analisi da me stesso,
vestito da demone,
terribile giudice,
che non accetta sconti alla sua pena,
ma che non è disposto neanche a concederli.
And it's so easy when you're evil
This is the life, you see
The Devil tips his hat to me
I do it all because I'm evil
And I do it all for free
Your tears are all the pay I'll ever need
And I do it all for free
Your tears are all the pay I'll ever need
And I do it all for free
Your tears are all the pay I'll ever need
Ho sempre visto il paradiso,come un luogo statico,
ma io non sono fatto per fermarmi,
noi non siamo fatti per farlo,
già morti,ma vivi.
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"Diavolo non si nasce. Ti ci fanno diventare". Ancora ricordo il tono pacato delle parole e la serenità con cui venivano pronunciate.
RispondiEliminaNero non è pessimismo, buono, cattivo o altro. E' un modo di essere e presentarsi. E il Nero ha le sfumature, che non tutti sanno vedere.
E di Nero voglio vestirmi questa sera. Perchè è il solo modo che conosco per sorridere alla Non-Vita e alla Non-Morte che porto dentro.
Ora poco importa cosa pensa il Mondo. Poco Importa.
Perchè ci sono io e basta.
Userò il mio solito stile per commentarti. A te leggere infratra.
RispondiEliminaHo appena casualità del caso pubblicato un post dal titolo Black, frivolo e non...dipende da come viene letto.
Ho sempre pensato che il paradiso non fosse statico ma quiete, perchè chi sa leggere la parola quiete non la tradurrà come monotonia, noia, staticità, ripetitività, ma pace, una pace interiore un limbo a cui in fondo aspirano anche i ricercatori più compulsivi di movimento.
Ho sempre creduto che l'inferno fosse un camminare affannoso e continuativo verso una meta inarrivabile, l'affanno, il peso il fardello, questo credo sia l'inferno, il dolore inside, a prescindere dall'out side. Però ho convizione che l'inferno non sia una colpa, è anche una colpa, lo diventa quando si rifiuta la quiete consapevolmente.
Forse siamo tutti contrapposizioni. Altalene di inferni e paradisi, questo non mi è dato saperlo.
Un paradiso o un angelo resta tale anche vestito di stracci.
Ho di-vagato a sufficienza direi.
Buona vita.
Demone dalle poco pacate parole...
RispondiEliminaDemone dalla serenità inesistente...
Ancora rammento quando mi immergevi nel tuo Nero Mantello privo di ogni sfumatura se non quelle stinte da troppe lavatrici...
E ricordo le tue parole di disprezzo verso chi tra il Nero ed il Bianco sceglieva, da buon mediocre il grigio come unica sfumatura...
Vita o non vita
Compromessi non accettati da te
Che vivi sempre
Al di sopra di tutto e tutti
Vittorioso nella tua non ricerca di un paradiso "Artificiale".
Tutta la mia stima
Lacrima
"La via dell'Inferno è spesso lastricata di ottime intenzioni"
RispondiEliminaMa questo non giustifica chi affibbia fasulli Colori
O assenza totale di colore come il Nero... impresso a marchio sulla pelle di chi invece racchiude al suo interno un Arcobaleno intero!
Hai fatto tuo qualcosa che NON ti apparteneva.
Hai taciuto
Hai represso
Hai sopportato
Hai spesso giustificato
Hai chiuso gli occhi...
Il velo di Catrame che ti hanno colato addosso
Come una patina
Ha ricoperto il tuo volto
Lacrime e sangue vi si sono rapprese
Fino a formare una sorta di maschera
Che solo un cieco poteva scambiare con il tuo viso...
Ma il mondo è popolato di ciechi
E di idioti
Che si ergono a Giudici Supremi
Intimandoti di conoscerti
Come nemmeno Tu sai...
Materializzando le imperfezioni inesistenti
che non possiedi.
Non sempre la libertà rende liberi
Specie se non si conosce il sottile confine oltre il quale inizia quella altrui e lo rispetta in tacito e doveroso Silenzio.
Hai esorcizzato il Nero
Hai imparato a convivere con i tuoi Demoni
Sei morto
Eppure sei ancora vivo.
Non è una NON vita come banalmente potrebbe dire chi NON sa...
Chi non ha provato a varcare la soglia dell'improbabile
Riuscendo anche a fare ritorno indenne ma pregno di qualche cosa che si porterà dentro e dietro in Eterno.
Il marcio si palesa essendoci.
Fatica non sentirne il lezzo
Improbabile mutarlo in qualcosa di gradevole
lo si accetta o lo si rifugge
Ricacciandolo al posto suo
Senza che rischi di sporcare qualcosa di pulito che talvolta fiorisce negli animi.
Compatisci chi ti compatisce
Ridi in faccia a chi ti dipinge come NON sei
Quello che il mondo pensa di Te
Non ha importanza alcuna
I ragli d'asino difficilmente raggiungono il cielo
Ama non piacere a chi non ti piace!
Il paradiso è uno staus mentale
Di pace ed armonia
Che solo te stesso ti può donare
Con la consapevolezza di avere qualcuno con il quale condividerlo
Nella piena
Consapevolezza
Complicità
Onestà
Lealtà
Trasparenza
Di chi come te ha occhi limpidi
E Mente aperta
Nessuno sconto
Nessuna fermata
Nessun dubbio
Nessuna incertezza
CostanteMente Noi
UnicaMente Noi
MeravigliosaMente Noi
E tutta la merda fuori!
Ti Amo
...le ragazze perlopiù ingoiavano
RispondiEliminapiccoli cubetti di catrame congelato e si sentivano subito meglio...
Demoni Febbricitanti Squarciano Il Sottile Filo.
RispondiEliminaIl Dolore Fa Paura.
Delirante Accoglienza Per Il Carnefice.
La Speranza. E, Sulla Carne Corrotta Il Mantello Delle Incomprensioni Diviene L'Unica Necessità.
Questa Notte Sembra Esser Senza Tappo.
Profumi Assordanti………..
SignoreNero, Notte Per quando Andrai.