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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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SE lO RITIRNI NECESSARIO SONO, MMMMM, SIAMO ANCHE QUI

venerdì 19 febbraio 2010

Così come sono

Da dietro le quinte di questo teatro,
spio attraverso gli orli delle tende.
La gente si aspetta che qualcosa sia cambiato,
di riuscire a comprendere cosa dice la mia voce,
di riuscirne a catturare i silenzi,
di dipanare gli enigmi.
Calco sicuro l'assito,
che flette sotto i miei piedi scalzi
le fibre del legno stagionato dal tempo.
Chi mi vorrebbe vedere strisciare invocando un aiuto,
chi fa suo ogni mio pensiero per ritrovarsi specchiato
in quell'immagine che riflette solo me stesso.
Chi si alza e se ne va disgustato,
girando di nascosto lo sguardo
per incrociare il mio che lo segue.
Chi applaude senza che abbia parlato
e forse avrebbe ragione,
se non fosse che lo fa credendosi affine senza ascoltare,
che quello che sente è la voce di un grillo
e non di una cicala.
C'è chi si ritrova nel suono del vento e te lo ributta contro
pensando che segua la stessa tua direzione e non
è pronto a vestirla,perchè ha paura,
quella che scrosta la ruggine dei chiodi,
che tengono fermo questo palco.
La sedia su cui mi sono seduto scricchiola sotto al mio peso,
stride alle mie parole senza un senso comune,
ribatte la corrente,
arma il bastone del bastian Conrario,
pesa sulle spalle,
gli si aggrappa tagliandole
e le mie lame che riflettono il buio del piacere,
quello che in troppi non volete vedere,
non cercano spettatori e la mia bocca si apre
e dice
"Andate"






Ora posso parlare.
Rimango ingestibile e non me ne vesto,
anche là dove tanti pensano che debba prevalere la ragione,
ma la loro,
non la mia.
Eppure in questo tempo,
la mia rabbia è cresciuta,
non in quantità,
ha imparato a diventare solo produttiva,
continua a solcare i suoi passi senza fare scalpore,
senza ditruggere in maniera da non poter ricostruire.
Il mio non riuscire a legarmi ha allentato la sua presa,
in maniera spontanea,
accogliendo tra le mie braccia chi mi ha donato tutta se stessa,
senza limiti,
senza eccezioni,
senza cercare di costruire affinità inesistenti,
accarezzando le differenze e stendendosi
su quei principi fondamentali che ci accomunano,
che non hanno bisogno di essere espressi,
che vengono rimarcati da ogni nstro gesto.


E accolgo il suo capo sulla mia spalla,
pretendendo e lasciandomi pretendere,
difendendo ciò che è mio,
perchè è la mia Vita.

E con gli occhi fissi nei suoi,
chiedere grazie,
perchè mi hai accettato,
senza giudizi,
così come sono.

6 commenti:

  1. applaudono
    e non sanno nulla
    fischiano
    e non capiscono
    si recita per sè
    ma bisogna farlo davanti agli altri
    la nostra maledizione
    è avere bisogno degli altri
    quando staremmo così bene da soli!

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  2. Splendido!

    Pensa, proprio oggi ho scritto di un palco invisibile e di una masquerade... La mia.

    Un caro saluto!

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  3. Attonita addito lo sguardo verso Te...
    Nessuna prevaricazione...

    L'Essere rivendica se stesso nella propria Identità distinta
    Pregno di Silenzi che soppesano parole
    Denso di Parole che si esprimono in Silenzio

    Complicità frammista a Comprensione
    che sfocia in un fiume di Passione
    trasformando e facendo in esso convergere le nostre rabbie..

    Pugni serrati da secoli...
    Carezze inespresse che si sono perdute cadendo in abisso che non prevedeva ritorno...
    Sicurezze che il mondo ha fatto venire meno castrando e tarpando tutto quello che poteva dell'Essere colmandolo di falso cinismo!

    Il tempo di togliere le vesti costretti per troppo lungo tempo ad indossare... è finalmente giunto.

    Lo scandire delle ore ne solleva i lembi
    mostrando al mondo quello che da sempre si era celato sotto la crosta superficiale delle apparenze...

    E l'Essenza prende vita!
    E la vita esplode di colori!
    E i colori si mischiano alla musica!

    Musica di respiri che danzano suo corpi pizzicando le corde tese delle Anime soggiogate da tanta meschinità adesso in ribellione.

    Parole che si rimescolano creando nuovi capitoli da percorrere con la Mente, da reinventare cambiando colori e scrittura...

    I tuoi pensieri trovano materializzazione nei miei gesti...
    Le mie emozioni crescono tra le tue mani rafforzandosi ed avvinghiandosi sempre più forte.

    Nessun Giudizio
    Accettazione totale senza remissione...
    Nessun ringraziamento
    Spontaneità assoluta senza omissioni...

    Sei quello che sei...
    FantasticaMente Mio!
    Sono quella che sono...
    UnicaMente Tua!

    Fine di un tortuoso cammino spinoso
    Inizio di un cammino a quattro passi con due sole impronte

    Sguardo fiero di chi non teme
    Sguardo felice di chi Ama
    Sguardo proteso di chi osa
    Sguardo perso nel tuo Sguardo!

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  4. Succoso come Due Gocce Che Si Includono.
    Leggiadro Sullo Sbocciato Rilascio. Implacabile Artista. Ridente Come Una Corona Di Viole.

    E Fosti ancora Tu, SignoreNero.

    [Questa Composizione M'aggrada Assai.]

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  5. E Amare non è che meraviglioso. E venire accettati l'una nelle braccia dell'altro è una sensazione ineguagliabile a qualsiasi altra.
    Unico poterlo urlare al mondo. E se chi ti ascolta sorride, è perchè comprende finalmente.
    Buena Vida.

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  6. ... sottoporsi al giudizio a volte è il modo più cruento per trovare nel caos un equilibrio ... il merito è nostro, dell'esserci esposti per cambiare, di trovare nella compiacenza o nel rimprovero un ulteriore forza per dimostrare ciò che siamo .... ti voglio bene perchè sei !

    RispondiElimina

Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere