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PECE

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La logica si infrange quando non si ha voglia di staccarsi, quando il bisogno e' quello di rimanere aggrappati

ANOMALIE ARMONICHE

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giovedì 21 marzo 2013

Vai!Ti ho lasciato il tuo posto.


Ho lasciato quel posto,
lasciandolo spalancato,nonostante tu abbia continuato a accusarmi di essere criptico, solo perché non eri in grado di capire l'evidenza, di ascoltare altro che non fosse la tua veritá.
Non che nella tua veritá non ci fosse del vero, ma non era la unica.
Quello che mostravi , vantandoti della luce del sole,nascondeva il tuo oscuro e ti do il beneficio del dubbio che lo rigettavi,incapace di camminare al passo col vento, di cui non hai mai conosciuto il significato,che hai combattuto con atroce crudeltá senza sapere esattamente cosa fosse.












Ho lasciato quel posto,
perché ho scelto di tatuarmi un giorno di aprile,
di un anno dove ho scaricato fino all'ultima delle mie lacrime,per riempire uno specchio di acqua senza fondo,chiudendo porte del mio inferno e non per non entrarci mai piú, ma per fare che nessuno le potesse oltrepassare.

Ho lasciato quel posto,
perché ero stufo di vederti seguire la mia ombra o per lo meno quella che tu credevi che lo fosse.
Nessuno puó dire di avere visto l'ombra del vento.
Ti ho lasciato giocare con ció che era mio, ti ho lasciato portare via ogni cosa di me,non mi sono opposto, ho protetto dalla pazzia ció a cui tengo,lasciandomi passare per folle.
Ho tirato il denaro che brami per vedere quell'aprile tatuato in me trasformato in autunno e tingere di rosso tutto ció che c'era di nero che non sei stata mai capace di vedere.

E adesso ,chiedendomi anche che avrai visto in me se non eri capace di vedere il nero,adesso
dopo anni che dici che sono cambiato,posso darti ragione,perché sono cambiato nel modo in cui ti dico:













vai!ti ho lasciato il tuo posto.

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Ehi,tu che ti senti colpito da quello che scrivo,tu che a volte ti senti il bersaglio delle mie lame...
sappi che la cosa mi fa molto piacere