There's a gap where we meet
Where I end and you begin
And I'm sorry for us
The dinosaurs roam the earth
The sky turns green
Where I end and you begin
Necessito ancora di scendere,
non sono arrivato troppo in basso,
anche se lentamente le pareti di questo abisso prendono forma,
quella sagoma che manca tra il divano e te.
E le parole che entrano dalla mia schiena,
che cadono come leggere foglie che il mio vento non culla,
quei richiami alla realtà a cui ho chiuso le porte,
rimanendo sospeso su una nuvola senza sostegno,
impigliato in castelli di sabbia,
che crollando si infrangono su di te,
sule mancate attenzioni,
che come grandine ti cadono addosso ,
a te che non hai protezione
ed io che ho allargato la stretta della nicchia avvolgente.
E le labbra si tirano un attimo accennando un sorriso,
la mano si allunga a cercarti,
le sorde risate al di là del muro si fermano ancora,
apro gli occhi scavando tra la nebbia,
riconoscendoti al tatto,
e le sensazioni corrono lungo la mia mano,
iniziando a scavare nella mia pelle
con le unghie del mio giudizio.
Quelle che rigano il mio viso non sono lacrime,
ma gocce di caffè che avevo dimenticato,
quelle che correndo sulla nostra pelle,
accarezzano l'anima,
la rapiscono strappandola,
attraversando le labbra,
riempiendomi la bocca del sapore di te.
There are no more lies
I will eat you alive
I will eat you alive
Come va?
RispondiEliminaA togliere le ali ad una farfalla...
RispondiEliminaC'è di che ritrovarsi con solo un verme tra le dita...
Sono felice di ritrovarti.
RispondiEliminaA volte la nostra vita sembra un romanzo troppo lungo da scrivere o uno spettacolo troppo noioso da recitare. Ma non scrivere e non recitare è tanto difficile quanto farlo.