e lasciarla scivolare lungo i palmi,
per poi giocarci tra le dita,
godendo di tutti i suoi riflessi,
delle sfaccettature che ogni nuova luce rapisce al buio.
In questi pochi grammi di essenza c'è il peso di un passato,
che si trasporta sulla leggerezza del presente
e su la non sussistenza del futuro,
che corre impaziente verso l'infinito,
quasi scocciato dalla calma che ci avvolge,
dal totale disinteresse verso ciò che prevede,
come un bambino che si agita,
per raccontare una sorpresa che non riesce a trattenere.
Sono avvolto dal mio Vellutato Nero Catrame,
Sono avvolto dal mio Vellutato Nero Catrame,
quello che riflette sulla tua anima i colori dell'arcobaleno,
quello in cui si annega il nostro passato,
sempre pronto a riemergere coi suoi artigli affilati.
dall'asfalto della strada,
dalle fughe dei mattoni della casa materna,
da ricordi nascosti,
quasi rinnegati al loro presentarsi,
ma che riaprono ferite sanguinanti di cui avevamo dimenticato il dolore,che non hanno volto,
se non quello del Danno subito.
Là dove risprofondo nell'asfalto più nero,
dove il freddo muro diventa qualcosa di più sicuro per le tue spalle,
che un abbraccio silenzioso,dove si ergono cinta ad autoprotezione verso il mondo,
verso tutto,indistintamente.
aggrappandomi alle mie colpe,
non usando scudi che non hanno il mio nome,
con la tua anima tra le mani.
Non ci sono marciapiedi lungo questa strada,
che è quella che percorriamo fianco a fianco,
su cui aggrapparsi,
c'è solo il buio silenzio della comprensione,
quella che lega i minuscoli sassolini più della pece,
non creando per forza un percorso piano su cui ergersi,
a volte si affonda,altre si galleggia,
ma lascio che le mie mani scivolino sulla tua pelle,
sul suo tremare,
sulle vibrazioni bagnate della tua indecenza,
avvolto tra le tue braccia,
mentre ti stringo tra le mie,
lasciandoti scivolare di nuovo nella tua nicchia.
Non ho bisogno di un "Ti Amo",
che non sovrasterebbe mai quello che urla il tuo silenzio.
"where I go I just don't know
I got, to got to gotta take it slow
When I find my peace of mind
I'm gonna give you some of my good time
You're so polite indeed
Well I've got everything I need
Oh make my days a breeze
and take away my self-distruction
It's bitter baby
and it's very sweet
I'm on a rollercoaster
But I'm on my feet
Take me to to the river
Let me on your shore
I'll be coming back baby
I'll be coming back for more"
I got, to got to gotta take it slow
When I find my peace of mind
I'm gonna give you some of my good time
You're so polite indeed
Well I've got everything I need
Oh make my days a breeze
and take away my self-distruction
It's bitter baby
and it's very sweet
I'm on a rollercoaster
But I'm on my feet
Take me to to the river
Let me on your shore
I'll be coming back baby
I'll be coming back for more"
Uscito dalla mia torre d'avorio mi sono dato un'occhiata intorno e ho comprato una nicchia in acciaio inossidabile e vetroresina. Ho chiesto che sia vicino alla Tua, così quando nevica non spaliamo insieme.
RispondiEliminaLa parola non potrà mai arrivare dove arrivano i silenzi. Per questo ci sono momenti in cui le parole non servono.
RispondiEliminaun caloroso abbraccio
Non c'è nicchia che salva. E forse è vero che il silenzio dice più del Ti Amo che spesso troppo spesso si sussurra a fior di cuore tra verità e circostanza!
RispondiEliminavoglio rileggere anche te.
RispondiEliminaQuando il sentimento è puro....
RispondiEliminavero....
intenso...
le parole non contano molto...ma i gesti....
gli sguardi....
ma sopratutto i silenzi che...
parlano più di mille parole...
in silenzio...
guardando un uomo....
il mio uomo con uno sguardo penetrante...non c'è bisogno di dire nulla...lo sguardo in quel silenzio diceva tanto...
Non conta dire ti amo al suono delle labbra....
ma al tocco di ciglia....e dal rimbombo da cuore a cuore.
Ti stringo forte Nero....un abbraccio sincero.:)
Talvolta il buio è necessario per nascondere il niente che pervade l'attorno ed un silenzio ... non è che un silenzio ... o un'omessa verità.
RispondiEliminaQuello che sembra scivolarci tra le dita si frantuma incarnando nelle mani stesse frammenti dispersi che una volta erano un insieme.
Fitte nebbie non mi faranno accettare sconti, io continuo a non farne!
Batto stancamente banco ... sono stanca di giocare.
E come mai non aggiorni?
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