Su quella linea che separa il giorno dalla notte,il vento scende lambendo la pelle,
tracciando scie con la lingua sul rossore lasciato dai denti.
Le dita corrono lungo le cicatrici, il respiro sparisce ad istanti,
il piacere cavalca lo stomaco.
Lo imprigiona. Lo stringe.
Lo allarga.
Scivola prepotente,
riempiendo le pieghe.
Ti aggrappi con le unghie alla mia pelle, la laceri cercando la rabbia,
quella che governo,
lasciandola andare
Risveglio LentaMente quello che poco SilenteMente giace in Te in profondità ...
RispondiEliminaAbbandono totale in un Possesso Estremo che aumenta il Desiderio ...
Essenza di me che si sprigiona in Te danzando sulla tua pelle segnata ...