La bassa luce offuscata dalla nebbia del momento,
che invade l'atmosfera trattenendo i nostri odori nell'aria,
mischiati ai sapori di gemiti che la solcano
e battono il loro suono sulla nostra anima.
Quello che le parole non dicono,
che non riescono a tradurre in un significato bastante,
che corre su un malsano gioco,
come una lacrima cieca di terrore scende lungo il taglio di una forbice puntata al petto.
E la tesa del cappello si alza,
percependo il sentore del momento che stava attendendo,
quello di una resa alla non paura,
al non temere,
mettendo a nudo la debolezza,
quella che su di noi non riesce ad attecchire,
se non scivolandoci sino ai piedi,
come il sospiro malefico di un'anima "pessima" che fu.
Mentre si aggrappa alla nostra pelle,
lenendola,
quella paura che è terrore,
della possibile mancanza dell'altro
ora che ci siamo ritrovati,
che ci possa accadere qualcosa.
Duro accettarlo,
se poi è per gioco.
E il cuoio si aggrappa al ferro,
stridendo le sue fibbie di metallo al suo contatto,
per legare i tuoi polsi
in questo desiderio di totale appartenenza,
che abbiamo bisogno di condividere
e che i nostri corpi richiamano
nel silenzio dei loro movimenti,
nei loro richiami di umida indecenza.
E ogni movimento,
ogni parola,
ogni respiro,
ogni pensiero
è Intesa
e ogni vuoto riusciamo a colmare,
ogni dettaglio viene compreso
e lo facciamo nostro vedendolo con gli occhi dell'altro.
Mentre è la carne che parla,
struggendo il silenzio di piacere,
aumentandolo col dolore,
mentre le tue dita si infilano nella mia carne
tra i tagli delle unghie
e i tuoi capelli nelle mie mani
tirano il capo all'indietro
e una banda di pelle stringe il tuo collo
mentre i tuoi occhi si tuffano nei miei sorridendo
e urlando piacere.
E la tesa del cappello si alza ancora
e le sue mani scivolano lungo il pastrano frusciando,
quella sicurezza che aveva acquistato alla vista del tuo terrore
si sfalda,
crollando la tua non paura sulla corda che ha costretto il suo collo appeso a un soffitto.
Mi dici di non sfidarlo,
che nulla può fare,
che ora si sente totalmente impotente
davanti alla nostra impavida Intesa.
Sai come sono.
Un ghigno beffardo.
Lo sguardo irriverente verso un'anima in pena
destabilizzzata dalla nostra mancanza di paura,
lui che in vita ha terrorrizzato.
Ma non sa che posso entrare ed uscire quando voglio,
mentre lui è rimasto sospeso
nel limbo incerto,
portando con se il segreto
di cui hai bisogno.
Ma la notte è nostra
e si avvolge tra le stoffe di un gioco
che ci unisce per sempre.
Splendido... davvero intenso... emozionale... passionale... avvolgente... trascini...complimenti..davvero splendido... Back
RispondiEliminaImmobile ogni mio pensiero...
RispondiEliminaCome il mio copro attanagliato dai tuo legacci, la mia Anima resta muta a respirare la passione che trasudi...
Tremo e non è freddo
Tremo e non è paura
Tremo ed il desiderio m'invade....
Ma all'improvviso la scintillante lama che riluce...
Pronta a riflettere un Terrore cieco che mi soffoca da dentro...
Sale il respiro per strozzarsi in gola...
Aumentano i brividi sospesi in vortice tra i frementi battiti d'ali di milioni di farfalle...
Desideri mi divorano sbranandomi dall'interno.... rendendomi non più padrona di me stessa....
Libera di perdermi nell'immenso verde dei tuoi occhi che emanano scintille...
Aggrappata alla certezza che questa Realtà ha surclassato il più colorato dei Sogni....
Mi abbarbico all'Arcobaleno e scopro di essere in grado di volare seppur sprovvista d'ali!
Una battaglia la posso perdere...
La guerra è nelle mie mani..
La mia stretta forte nella tua....
Ed entrambe a sollevar cappelli oscuri...con un sorriso diabolico ed un ghigno beffardo!
Ed in questo Immenso Attimo di Eternità, mi aggrappo al pensiero di Te...
Ed il cielo di rosso si colora
Pessimo presagio...
Qualcuno pagherà!
Sprofondo nella mia nicchia lasciandomi avvolgere dal calore che emani...
E sono a casa...
Adesso...
Per Sempre!
Ti Amo
Sei in amore con amore...brrr, si avverte, non è che vi dispiacerebbe 'contaminarmi' un po'?
RispondiEliminaSolo adesso che le rileggo, mi rendo conto di quanto mi sono mancate le tue parole, Nero Poeta!!
RispondiEliminaOra rivoglio tutta la tua innata poesia, come un abbraccio caldo e confortante in cui rifugiarmi dopo essere stata a zonzo per il mondo...
Un bacio al mio poeta.
Ti voglio sempre bene!
Un Cesto Di Vimini Intrecciato le Tue Parole. Questo è Il Tempo Delle Fragole.
RispondiEliminaSaccheggiare quella Bocca Calda e Saporita è Una Danza Acerba.
RiempirSi e NutrirSi.
Continua.
SignoreNero, Gradisco Il Nuovo Avatar. Sei Così Sereno...
Gioisco Per Te.